Italia: spogliatoio spaccato, è scontro generazionale

Il capitano Buffon non cerca alibi e riconosce il fallimento della nazionale Italiana. Le parole del portiere bianconero, però, scoperchiano un vaso di Pandora che nascondeva contrasti tra vecchia guardia e nuovi innesti

Buffon e sullo sfondo Cerci, per un'integrazione giovani.vecchi mai avvenuta
Buffon e sullo sfondo Cerci, per un'integrazione giovani.vecchi mai avvenuta

Gigi Buffon intervistato nel dopo partita commenta la disfatta con l'Uruguay senza cercare giustificazioni: per il capitano della nazionale di Prandelli quello azzurro è un fallimento da accettare e riconoscere senza scaricare le colpe sull'arbitro.

''Sicuramente non ha dato una mano''

afferma il portiere, ma l'origine della sconfitta non è semplice da individuare: secondo Buffon le aspettative azzurre erano troppo alte e si sono scontrate con una realtà dei fatti che ha visto l'Italia segnare soltanto contro l'Inghilterra.

Dopo aver espresso la propria opinione, radicalmente diversa da quella del dimissionario ct Prandelli, il portiere bianconero ha spezzato una lancia in favore dei ''Senatori'' Chiellini, De Rossi, Pirlo e Barzargli, spesso al centro delle accuse: per numero uno della Nazionale hanno ancora tanto da dare e:

'Quando c'è da tirare la carretta sono sempre in prima fila''. Lo stesso non si può dire per tutti i giocatori in campo però: ''In campo si vede chi c'è. E chi non c'è non c'è'', allude il portiere senza far nomi.

Il riferimento potrebbe essere per Mario Balotelli, criticato anche da Prandelli e dileguatosi immediatamente dentro il pullman azzurro in solitudine, prima di essere richiamato indietro.

Sulla stessa linea d'onda sono le parole del romanista Daniele De Rossi, che ai microfoni Rai ha invitato i compagni ad un'analisi lucida della situazione, senza perdere la calma. Per il centrocampista giallorosso il rischio è di rendere più importanti di quanto dovrebbero alcune situazioni, per renderle alibi di una sconfitta troppo dura. Per De Rossi bisogna dimenticare queste giustificazioni, tenere a mente quanto accaduto e ripartire ''dagli uomini veri'', perché alla Nazionale italiana non servono ''figurine e personaggi''.

Il centrocampista sottolinea di

approvare il discorso di Buffon e invita chi non ha intenzione di mettere lo stesso impegno e passione per la causa italiana a ''restare a casa'', rincarando la dose nell'elogio dei veterani e nelle critiche ai giovani.

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