Juve, il caso Dybala una lezione ai calciatori ma contro l'Inter può diventare un boomerang

La scelta della Juve di mettere alla porta la Joya è una svolta. Ma c'è l'ombra dei nerazzurri: dal conflitto di interessi dell'argentino nella prossima sfida al futuro

Juve, il caso Dybala una lezione ai calciatori ma contro l'Inter può diventare un boomerang

La cupidigia rompe il sacco (ed anche altro). Versione moderna dell'immortale Aviditas malum facit. Chissà che i calciatori non comincino a prenderne atto? L'affaire Dybala segna una svolta, in positivo per chi è d'accordo con l'Arrivabene appena arrivato alla Juve. Ricordate? «L'attaccamento alla maglia, di molti giocatori, è inversamente proporzionale rispetto a quello per i procuratori». Concluse: «Facile parlare di attaccamento alla maglia, più difficile dimostrarlo sul campo». E qui pareva di sentir lo sfaldarsi di mura centenarie e castelli fiabeschi. Siamo partiti dal Milan che ha lasciato andare un uomo immagine come Donnarumma, così sarà con Kessie, idem il Napoli con Insigne: tutti barricandosi dietro alla impossibilità del sostenere le pretese economiche. Contava certamente la linea di demarcazione dei contratti segnata dal club, identificata come argine, ma davanti ai tifosi sostanziava più una impossibilità di... che una determinazione a....

Invece la Juve potrebbe far scuola, mostrato che serve svoltare: una lezione ai calciatori. Da qui la sintesi: costi troppo, chiedi troppo, rendi meno di quanto valga il tuo stipendio, gli infortuni non aiutano. In realtà, Dybala dal 2015 ad oggi ha saltato un quarto della partite a sua disposizione pur segnando buone reti (113). Ma da un anno e mezzo ne ha saltate più del 40%, i gol non sono stati così tanti (18). Ed allora in campo è andato il club, dicendo al giocatore: non sei più utile, preferiamo spendere per qualcuno di meglio. Nel mondo del pallone sempre un po' ambiguo in parole ed opere, ricco anche di omissioni, potrebbe essere un nuovo sventolare di bandiera. In fondo chi è Dybala a confronto di Sivori e Platini, Zidane, Baggio e Del Piero? La filosofia del meno danaro e più fatti andrà indigesta soprattutto ai procuratori. Eppure se il calcio votasse a favore di una miglior credibilità? Sul campo e dietro le scrivanie. Anche il pubblico capirebbe.

Ovvio ci sia il risvolto della medaglia: non era questo il momento per chiudere i conti. La Juve avrebbe dovuto attendere di affrontare l'Inter, che in tanti dicono interessata all'argentino. E Juve-Inter sarà decisiva per i milanesi, determinante per la Signora. Da qui il rischio: Dybala ormai è al centro di un personale conflitto di interessi. Con quale grinta andrà in campo, nel caso fosse schierato? A suo colpo d'occhio è stato brutalmente scaricato.

L'Inter lascerà correre le voci sull'interessamento, vero o falso che sia. Le fanno gioco. E Dybala avrà tempo per cercare un acquirente. Inutile sventolare il professionismo dei calciatori: non riescono ad esserlo nemmeno con lauti stipendi. Mostrano miglior faccia quando decidono loro di andarsene. Non viceversa.

Che poi l'Inter ci azzecchi ad ingaggiare l'argentino è altro fatto. In coppia con Lautaro servirebbe per i sogni, chissà mai per un bingo. Due pesci lessi sono meno saporiti di un pescione al sale: Vlahovic e Lukaku insegnano.

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