La notizia è Pogba. Titolare e infortunato dopo venti minuti, non il ginocchio ma il muscolo quadricipite strappato dopo uno sforzo, nemmeno feroce, al tiro; lacrime di rabbia più che di sofferenza, fine della stagione, mai incominciata, fine del sogno, fine di un progetto sbagliato, alla fonte, da chi pensava di vivere di nostalgie (come nel caso Allegri), devastando ulteriormente il bilancio con un investimento pluriennale a salario altissimo (8 milioni netti). Un altro colpo per il francese e per la squadra alla vigilia della trasferta di Siviglia. La Juventus, con agghiacciante nuova divisa, ha provato a reagire all'imprevisto, inserendo Milik a fianco di Vlahovic, Allegri ha schierato la 104esima (avete letto benissimo) formazione, molte idee e confuse, il gol alla Cremonese dell'ex Fagioli, fa parte della storia dolceamara del football. Il secondo posto della Juventus resisterà sino a lunedì 22, giorno del posticipo con l'Empoli e della sentenza della Caf. Vista la classifica si potrebbe prevedere penalità di 11 punti, alle spalle della Roma, qualsiasi riferimento è puramente voluto. In precedenza, il pareggio della stessa Roma a Bologna era stato un mortificante spot per il migliore dei sonniferi, novanta e più minuti di anticalcio gestiti da Orsato, secondo designazione di Mourinho, se qualcuno non l'avesse capito. Va segnalata la placida sconfitta del Napoli. Aurelio De Laurentiis lo aveva preannunciato, negli stadi di calcio si dovrebbero celebrare feste di famiglia, matrimoni e comunioni. Così ha fatto la sua squadra, concedendo cotillons e gol al Monza sempre più vivo e bello da vedere. I nuovi campioni d'Italia vanno a concludere en tourisme la loro stagione spettacolare, le altre si dannano alla ricerca del posto perduto nel torneo delle riserve, viste le scelte degli allenatori preoccupati degli impegni europei.
Il Torino è andato a vincere a Verona e ha rimesso nei guai l'Hellas il cui destino in serie A potrebbe essere definito nell'ultima giornata contro il Milan e stavolta si scriverà, lo prevedo, il fatal Meazza, la vendetta. Un giorno soltanto per preparare la festa, domani c'è il derby che vale Istanbul. Ma, forse, molto altro.
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