Claudio Marchisio è pronto a dire addio al calcio giocato dopo 13 anni di onorata carriera tra il 2006 e il 2019 dove ha vestito per undici anni la maglia della Juventus. Il Principino ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo e l'ha fatto direttamente dalla sala conferenze dell'Allianz Stadium, sua casa per diversi anni: "Sono arrivato a questa scelta perché se non puoi dare quello che hai sempre dato allora è giusto dire basta. Questa decisione l'ho presa al di là dei miei anni, l'importante è quello che senti dentro. In questi mesi sono arrivate tante offerte dall'estero ma dentro di me sapevo che non potevo più giocare ad un determinato livello e sono dunque arrivato a questa decisione. Sono arrivate anche offerte dall'Italia ma ho sempre detto che non le avrei mai prese in considerazione".
Marchisio nei suoi undici anni alla Juventus ha messo insieme 389 presenze condite da 37 gol in tutte le competizioni, vincendo sette scudetti, tre Supercoppe Italiane e quattro Coppe Italia, più un campionato di Serie B nel 2006-2007, anno in cui successe lo scandalo di Calciopoli che retrocesse in Serie B i bianconeri ma che diede l'opportunità ad un giovane Marchisio di farsi conoscere al grande calcio. Il Principino ha vissuto il suo sogno e l'ha ribadito nella conferenza stampa organizzata oggi per congedarsi dal calcio giocato: "Ho vissuto tanti momenti bellissimi nella mia carriera e la maggior parte sono scritti nello Juventus Museum. Ho vinto tantissimo insieme ai miei compagni e queste saranno emozioni che resteranno per sempre dentro di me"
Marchisio ha poi continuato ringraziando la sua famiglia e chi ha sempre creduto in lui e ha glissato sul futuro che non sa ancora se sarà nel calcio o meno: "Ringrazio la mia famiglia, mia moglie e i miei figli. Sono un ragazzo cresciuto a Torino e ce l'ho fatta a realizzare il sogno di giocare con la Juventus, la mia squadra del cuore e ce l'ho fatta grazie alla famiglia. Ora cambierà tutto per me e non so quale sarà il mio futuro: la mia famiglia mi ha sempre insegnato di non avere paura del futuro ma di guardarlo con curiosità e così farò. Non so se resterò ancora nel mondo del calcio o se farò altro. Ringrazio tutti voi che siete qui ad ascoltarmi, mi avete regalato tanto e scusatemi ma oggi sono molto emozionato."
Ho promesso al bambino che sognava di diventare calciatore, che avrei giocato fino a quando avessi provato meraviglia entrando in campo. Ma il cuore mi ha detto che stavo venendo meno alla promessa. Mi fermo, ma sento di dover dire grazie sogno, mi hai dato forza e felicità! pic.twitter.com/W3U0MIXtal
— Claudio Marchisio (@ClaMarchisio8) October 3, 2019
Il 33enne di Torino ha vinto tanto alla Juventus ma non ha mai sollevato la Champions League e come lui anche tanti suoi ex compagni: "Il mio più grande rammarico è sicuramente quello di non essere riuscito a vincere la Champions con la Juventus. Potessi tornare indietro rigiocherei una parte della finale di Berlino persa contro il Barcellona per cambiare le cose. Anche non aver vinto l'Europeo con l'Italia è un grosso rimpianto".
Marchisio, che ha collezionato anche 55 presenze con la maglia della nazionale italiana segnando cinque reti, ha anche trovato modo di parlare della lotta scudetto, appassionante, tra l'Inter e la sua Juventus: "I nerazzurri stanno facendo bene con Conte, per vedere la sua impronta basta vedere i volti dei giocatori che sono gli stessi dell'anno scorso ma hanno un altro spirito. Da fuori mi auguro in una lotta per il titolo più aperta, ma è presto".
Il calcio italiano sta cambiando, ci sono sempre più giovani che hanno possibilità di giocare in grandi club. Lo stiamo vedendo con Sensi e Barella nell'Inter. E' importante lavorare nei settori giovanili".
Il tuo sogno. Un lungo cammino, una splendida storia. Ed è stato bellissimo viverla insieme, @clamarchisio8 pic.twitter.com/ZczzYELman
— JuventusFC (@juventusfc) October 3, 2019
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