Aaccelerata Juve: Koopmeiners e Yildiz, ma finale col brivido

Terzo posto e oggi occhi sulla sfida fra Dea ed emiliani

Aaccelerata Juve: Koopmeiners e Yildiz, ma finale col brivido
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Altri tre punti. Con brividi finali, però. La Juventus domina il Lecce nel primo tempo, si addormenta un po' nella ripresa e nel finale rischia la beffa: il 2-1 con cui gli uomini di Tudor sono però tornati negli spogliatoi rappresenta la sostanza di cui i bianconeri avevano bisogno per continuare la rincorsa a un posto in Champions League. Certo, il modo in cui si è conclusa la partita lascia qualche perplessità: avanti con il doppio vantaggio a metà gara (Koopmeiners e Yildiz, entrambi su assist di Vlahovic), la Signora ha terminato il match con il fiatone e ha vissuto in apnea i minuti di gara che sono seguiti alla rete di Baschirotto. I bianconeri salgono così momentaneamente al terzo posto in classifica, sfruttando al meglio il primo dei tre assist di fila che il calendario le ha concesso: nel prossimo turno Locatelli e compagni renderanno infatti visita al Parma, ricevendo poi il derelitto Monza in quello successivo.

La partita di ieri sera pareva come detto terminata dopo pochi minuti. Tempo un paio di giri di lancetta e la Juve con il recuperato Thuram tra i primi undici passava già in vantaggio grazie al redivivo Koopmeiners. Difesa ospite imbambolata, nonostante il teorico schieramento a cinque, e match in discesa: Krstovic provava a fare venire qualche brivido a Di Gregorio colpendo il palo poco dopo e reclamando poi un possibile rigore dopo una trattenuta reciproca con Veiga, ma la differenza dei valori in campo era decisamente netta. Vlahovic si divorava un paio di reti, ma lo Stadium stavolta non si innervosiva e, al termine di un'azione quasi da playstation, il serbo aveva modo di riscattarsi giocando da pivot ancora al limite dell'area per permettere a Yildiz di trovare la rete con un destro piazzato degno di un giocatore dotato di classe superiore. Per lui, sesto gol in campionato (ottavo stagionale) e bilancio personale che a vent'anni ancora da compiere comincia a diventare interessante. Seguiva poi una ripresa in controllo, con i giocatori che davano la sensazione di divertirsi e di trovarsi sia negli scambi stretti che in certi automatismi. Juve propositiva per quanto con ritmi diversi rispetto al primo tempo, Lecce con Rebic al posto di Krstovic: una dormita di McKennie aiutava il Lecce a presentarsi dalle parti di Di Gregorio, ma nulla cambiava.

Vlahovic (solo due reti nel 2025, l'ultima 49 giorni fa) non gradiva la sostituzione per Kolo Muani, Koopmeiners accusava qualche problema fisico, Cambiaso regalava qualche bollicina: Di Gregorio salvava su Rebic dopo una follia di Thuram, Baschirotto accorciava le distanze ed era poi una deviazione di Helgason a raggelare lo Stadium. Il pallone però terminava fuori e la Signora poteva tirare un sospiro di sollievo.

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