Napoli e Roma fanno il gioco delle due milanesi, il pari non serve a nessuna delle due, sia per Spalletti che pensava al titolo, sia per Mourinho che preparava l'avvicinamento al quarto posto. Arbitro e Var ne hanno combinate ma questa non è una novità, il brindisino Di Bello dirige come gli passa per la testa, montata, un rigore concesso al Napoli, uno negato alla Roma. Stasera si gioca per un posto in finale di coppa Italia, partita aperta, dopo il pari vuoto dell'andata ma il risultato può dare vitamine o depressione per le pretese di scudetto.
A Torino, intanto, corre voce di un colpo di scena: Lapo Elkann presidente, Alessandro Del Piero suo vice, in un giro solo fuori Andrea Agnelli e Pavel Nedved. Radio serva riferisce che il ritorno allo stadio dell'ex capitano è stato segnale di fumo bianco per uno allontanato proprio dall'attuale presidente, un tweet di Lapo ha riaperto lo scenario di un cambio di panchina e di vertice, le parole del fratello di John non hanno bisogno di decoder «Lapo non conta niente, da ieri alcuni giornalisti e friends... si apprestano a ripeterlo. Vi vedo un po' nervosi, Non perdete tempo con chi non conta nulla... Ps Gli uomini passano la Juve resta».
L'eventuale svolta è più romantica e nostalgica che sostanziosa, la società è soffocata dai debiti, la gestione tecnica è balorda, Allegri è blindato da un contratto assurdo garantitogli da Agnelli che è impegnato su altri progetti, alla voce
superleague. Domani sera la Juventus squadra cercherà di andare in finale di coppa Italia contro la Fiorentina. Occhio alla tribuna, se dovessero riapparire i due pretendenti al trono avrà inizio la commedia. O la farsa.
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