Tutti i riflettori erano puntati sull'attesissima sfida dei cento metri, e invece la copertina di giornata se la prende Larissa Iapichino, la saltatrice dell'Atletica Firenze Marathon che vola sempre più in alto. A Savona, nel Memorial Giulio Ottolia, con un balzo felino di 6,80 metri (+0,7 di vento) Larissa diventa la seconda atleta di sempre in Italia nel salto in lungo. Chi meglio di lei? Soltanto sua mamma Fiona May, due ori mondiali, due argenti olimpici, 7,11 di personale in carriera. Ma se mamma Fiona ha appeso le scarpette chiodate al chiodo oramai da diverso tempo, per quanto riguarda la carriera di Larissa siamo solo all'inizio. E le premesse si fanno piuttosto interessanti. «Sono contenta - commenta la figlia d'arte, campionessa europea under 20 dopo aver ottenuto il record italiano juniores - ma ci sono ancora tante cose da mettere a posto. Però come dicono tutti sono ancora una bambina. Questo è un bel regalo anticipato di compleanno (domani compirà 18 anni). Io penso a divertirmi e anche quando sarò più grande vorrò vivere sempre l'atletica come un gioco».
È Filippo Tortu a vincere la sfida più attesa del giorno. Il velocista brianzolo si impone nella finale con il tempo di 10.12 (+1.3 di vento) e si lascia alle spalle di un soffio Marcell Jacobs, capace di correre in 10.14 e Fausto Desalu, al personale con 10.29 - mentre il 21enne Chituru Ali ha preferito rinunciare alla finale per un problemino fisico. Per Tortu, primatista italiano, si tratta del terzo successo su quattro confronti con il gardesano ma nato in Texas da papà americano e mamma italiana. Il quale è sembrato piuttosto contrariato dalla sua performance: «Sono inciampato nel primo appoggio e ho dovuto fare tutta la gara in rimonta» ha dichiarato Jacobs. Tutt'altro umore rispetto a Rieti quello di Tortu, sul cui volto prende forma un sorriso. «Una bella sensazione dopo tre pessime gare - le parole di Tortu - finalmente ecco i tempi che sento miei. Mi sono piaciuto molto sugli ultimi metri, al contrario in partenza ho perso il secondo appoggio, non sono scattato al meglio. Ma mi sono creato un vuoto in testa per pensare a correre bene gli ultimi metri, decontratto, e il tempo per fortuna è arrivato. Marcell ha dimostrato nel 2019 di essere un ottimo velocista e mi aspettavo una gara tiratissima come è stata. Gli faccio i complimenti, siamo andati forte entrambi».
Come forte sono andati i liguri profeti in patria: Luminosa Bogliolo fa suoi i 100hs in 12.86 davanti ad Elisa Di Lazzaro (12.
89) ma con troppo vento (+2,5); Davide Re, in chiusura di meeting, sfodera la migliore prestazione dell'anno in 45.31 davanti a Vladimir Aceti, che cresce a 45.84. Ottimi riscontri pure da Leonardo Fabbri, oltre i 21 metri nel peso e dal lunghista Filippo Randazzo, sopra gli 8 metri e autore del personale.
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