L'Atalanta resta in corsa (ringraziando Ronaldo). Ma ora serve la vittoria

Pari show a Berna: Muriel acciuffa lo Young Boys. Per gli ottavi deve battere il Villarreal

L'Atalanta resta in corsa (ringraziando Ronaldo). Ma ora serve la vittoria

Cioccolato indigesto per l'Atalanta in una serata svizzera che regala a Gasperini un finale di partita che è un attentato alle coronarie. Perché i bergamaschi giocano da grande d'Europa per un'ora, poi si buttano via incredibilmente facendosi ribaltare la partita in pochi minuti tra l'80' e l'84' e rischiando addirittura la goleada prima di trovare il pareggio definivo con Muriel che comunque complica le prospettive dei bergamaschi. Finisce 3-3 una serata che era comincia dal dolce, servito questa volta in anticipo proprio da Cristiano Ronaldo, che dopo aver fatto imprecare Bergamo ha trattato allo stesso modo Villarreal, ma si conclude con l'amaro in bocca, perché adesso il passaggio del turno è legato all'obbligo di vincere l'ultima sfida a Bergamo con gli spagnoli.

Partita stranissima quella che scivola via sul sintetico del Vankdorf, perché l'Atalanta va subito in vantaggio senza nemmeno tanta fatica e si illude di aver messo già in discesa la sfida. Ma così non è, perché gli svizzeri si riorganizzano progressivamente e vanno a mettere sotto i nerazzurri proprio sul loro terreno preferito, quello della corsa e dell'aggressività. Dea subito in vantaggio, dicevamo, perché il solito Zapata dopo 10 minuti di gioco arpiona il primo pallone utile servito in area da Malinovskyi e lo scaraventa in porta con l'aiuto di una deviazione di Burgy. L'Atalanta, cerca di risolvere subito la pratica svizzera, poi pensa di vivere di rendita e lo Young Boys non glielo perdona, perchè Siebatcheu trova il primo pareggio con un gol fotocopia di quello segnato da Perisic in Inter-Napoli. È una rete che stordisce l'Atalanta, che chiude il primo tempo in apnea e perde anche Zappacosta azzoppato da Ngamaleu.

Per la verità i bergamaschi nei primi 45' avevano sfiorato almeno un paio di volte il 2-0 con un colpo di testa di Palomino e un'incursione di Pasalic su cui potrebbe anche scapparci un rigore, ma il Var non condivide l'opinione dei bergamaschi. E nella ripresa si rivede subito la vera Dea con una punizione di Malinovskyi sventata da Faivre e Zapata che torna a vestire i panni del condottiero. Bastano 5 minuti infatti per rimettere le cose a posto con una bomba di Palomino dal limite che certifica sempre più l'importanza di questo gregario di lusso al suo primo gol in Champions.

Un quarto d'ora di assalti all'arma bianca non servono però all'Atalanta per chiudere la partita e così anche nella ripresa si rivede il copione del primo tempo, con lo Young Boys che pareggia con Sierro e va addirittura in vantaggio con Hefti sfruttando due svarioni della difesa bergamasca.

Muriel, appena entrato, pareggia su punizione, ma l'Atalanta rischia fino in fondo la clamorosa sconfitta, che avrebbe cambiato le premesse dell'ultima giornata mettendo decisamente più in bilico il discorso qualificazione. Certo, tra quindici giorni servirà un'altra Atalanta.

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