Leao ko e il rebus Theo nel panettone di Fonseca

Il tecnico, "salvato" dall'asse Fofana-Reijnders, perde il portoghese. E il francese è un fantasma

Leao ko e il rebus Theo nel panettone di Fonseca
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Salvo il panettone di casa Fonseca. Non ancora salvo invece il futuro di questo Milan che arrancando, tra infortuni a catena, classifica non ancora confortante e calcio di fattura misera, è riuscito a collezionare un altro successo grazie al talento di due profili molto sottovalutati. Fofana e Reijnders, nella fattispecie, sono il fiore all'occhiello di Moncada che può esibirli come scelte azzeccate in un paio di finestre di calcio-mercato dal discutibile contributo. Dev'essere per questo motivo che Fonseca, grato, ha convocato a Milanello anche le famiglie dei calciatori per condividere con loro la vigilia del Natale e qualche brindisi augurale con fette di panettone.

Indispensabile il brindisi specie per la materia che riguarda l'infermeria. L'ultimo responso - relativo al ko di Leao che si è fermato in tempo - è meno allarmante del previsto: elongazione al flessore sinistro, tra una settimana le verifiche, salterà la Roma e probabilmente anche la prima di supercoppa d'Italia. Il vero guaio è che non c'è a disposizione il sostituto designato, Okafor il cui accidente muscolare lo rimanda per l'utilizzo alla fine di gennaio nella migliore delle ipotesi mentre più vicino è il recupero di Bennacer.

Dalla serata di Verona, al netto del risultato, c'è poco da salvare. Per esempio non si può dimenticare l'ennesima denuncia fatta da Maignan, capitano nella circostanza, all'arbitro Marinelli sui buuu a lui rivolti dalle solite gradinate veronesi. C'è da chiedersi: perché l'arbitro non ha fermato la partita e fatto fare un annuncio? Il capitolo Theo è l'altro nervo scoperto del Milan di questi tempi. Adesso si capisce per quale motivo Fonseca l'ha tenuto fuori. Adesso si comprende meglio l'esclusione che non è punitiva ma semplicemente tecnica. Non si regge in piedi e va a 1 cilindro. Jimenez, al suo posto, sembra il giovane Theo, capace di stupire la concorrenza e anche la critica. Al pari di Terracciano, ragazzo per bene, il quale fa sapere dopo mesi di silenzi, che il suo vero ruolo è proprio quello di mediano, di qui probabilmente il suo rendimento soddisfacente alla prima prova.

Il resto dei problemi è tutto concentrato in attacco.

Di Abraham non ci sono notizie né tracce e a questo punto forse sarà meglio recuperare Jovic che in fatto di gol utili se ne intende. Il deficit è diventato vistoso dal giorno in cui Pulisic si è fermato proprio mentre Chukwueze ha messo in mostra limiti inimmaginabili.

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