La scelta era nell'aria, anche se la presenza di LeBron James alla finale del Mondiale di calcio di domenica in Brasile, sembrava rimandarla. King James ha detto: "Torno a casa".
Una scelta che lo riporta nella franchigia con la quale aveva esordito nel mondo del basket professionistico americano, con la quale aveva giocato per sette stagioni prima di trasferirsi a Miami per rincorrere il sogno dell'anello di campione NBA, che ha conquistato due volte nei suoi quattro anni di permanenza in Florida. Prima di allora LeBron James ci era andato vicino una sola volta, raggiungendo la finale nella quale venne "travolto", insieme alla squadra, dai San Antonio Spurs, che lo hanno battuto anche in questa stagione. LeBron ha conquistato quattro finali nei suoi anni agli Heats, vincendone due, ed ora è pronto a ricominciare a Cleveland, dove, sono parole sue, non promette di vincere un titolo, ma di essere pronto ad affrontare "una sfida", che va oltre il semplice gioco del basket. Del resto Cleveland è casa "sua", in quanto Akron, la sua città natale è poco distante dalla Quicken Loans Arena, dove si esibiscono i Cavaliers.
Provare a vincere un titolo a Cleveland, ha per James un sapore diverso dal farlo a Miami, dove aveva scelto di andare quattro anni fa proprio con questa idea fissa nella testa e dove aveva costituito un terzetto di assi con Wade e Bosh, ed attratto anche molti veterani, pronti a guadagnare meno dollari pur di giocare per il titoli di campione NBA. LeBron James, che si prese gli insulti della città e dei tifosi quattro anni fa, anche per la scelta del mezzo di comunicazione, uno show televisivo dedicato, ha fatto decisamente meglio in questa occasione, scrivendo una lettera nella quale spiega con chiarezza le motivazioni della sua scelta, dettata anche dal cuore.
Entrambe le franchigie avevano fatto di tutto per convincere LeBron James ad accettare la loro proposta; a Cleveland, che ha "liberato" dello spazio salariale per poterlo ingaggiare, ritrova il suo compagno di allora, il brasiliano Varejao, ma anche talenti come il play Kyrie Irving, che ha rinnovato per 5 anni con la franchigia
dell'Ohio, Andrew Wiggins, prima scelta assoluta dell'ultimo draft 2014, e Tristan Thompson e Dion Waiters, due giocatori pieni di talento. E si parla anche di un possibile arrivo di Kevin Love che potrebbe lasciare Minnesota.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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