Leclerc si è tolto un peso e ora pensa all'impresa mondiale

Scacciato il dubbio di aver perso il tocco magico si è ripreso la leadership in Ferrari. Ed è tornata anche la voglia di sognare

Leclerc si è tolto un peso e ora pensa all'impresa mondiale
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Una vittoria a Monte Carlo ti cambia la vita. Non solo perché per festeggiarla ti sei tuffato ad angelo nel porto. Il giorno dopo, guardando il trofeo griffato Vuitton dopo una lunga notte di festeggiamenti, ti rendi conto che la tua vita potrebbe cambiare per sempre. Anche se sei il vincitore più giovane della storia della Ferrari, anche se hai già spruzzato lo champagne dal podio di Monza che resta il più bello del mondiale. Vincere a Monte Carlo significa molto di più, non solo perché sei diventato il primo monegasco a vincere la gara di casa. Per Charles la vittoria scaccia tabù può diventare il momento di svolta verso nuovi sogni. Da bambino lui e papà Hervé sognavano di vincere una volta a Monte Carlo, adesso che quel sogno è stato esaudito, Charles può ampliare il suo obiettivo e tornare a sognare di vincere il Mondiale. Intanto in Ferrari si è ripreso la leadership che la vittoria di Sainz in Australia, aveva fatto scricchiolare un po'. Oggi è tornato padrone del suo destino e non sarà facile per Lewis Hamilton bruciargli il terreno sotto i piedi. Charles si è ripreso la Ferrari, ma il bello può venire adesso.

Il weekend di Monte Carlo è stato un pieno di fiducia, cominciando dalla pole position che per Charles è importantissima. Non riuscire ad avvicinarsi a Max nelle prime gare dell'anno, gli pesava. Aveva cominciato ad avere il dubbio di aver perso il tocco magico. Ha lavorato su se stesso, ha lavorato con gli ingegneri e alla fine, dopo aver cambiato anche il suo storico ingegnere di pista, si è come risvegliato da un letargo. Tornare in pole su quella pista, nel giorno in cui partire davanti contava più che da ogni altra parte, è stato come trovare un'oasi dopo aver attraversato il deserto. Domenica ha completato l'opera con una gara senza errori, senza incertezze. E alla fine quel pianto, quelle urla, quel tuffo nel porto, ci hanno raccontato la fine dell'incubo e l'inizio della fase due. Sognare il Mondiale non è reato, soprattutto quello Costruttori visto che la Ferrari gioca di squadra e la Red Bull ha solo Max. Ma se le difficoltà della Red Bull su un certo tipo di piste (quelle dove bisogna aggredire i cordoli) dovessero continuare, perché non sognare addirittura di lottare con Max per il titolo piloti, in fin dei conti è solo 31 punti avanti.

In Canada, sulla pista dedicata a Gilles, potrebbe giocare un altro asso considerando che le evoluzioni presentate a Imola dovrebbero avere ancora più effetto. Poi a Barcellona avremo la controprova definitiva. Se anche là Ferrari e McLaren saranno più vicine alla Red Bull, allora il regno di Max potrebbe scricchiolare davvero.

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