Un Capitano con la C maiuscola. Che non finisce di stupire a 45 anni. Quando arriva un appuntamento di prestigio, Assunta Legnante (foto) non delude le aspettative. Il quinto oro mondiale nel lancio del peso F11/12 (categoria delle atlete cieche ipovedenti) attesta un dominio assoluto della napoletana. Sul campo dello Stadio Charlety di Parigi ha comandato come ha sempre fatto in ogni singola edizione del Mondiale, completando la cinquina (2013, 2015, 2017-2019, 2023, l'edizione 2021 era saltata a causa della pandemia) che rende irripetibili le sue gesta nella storia dell'atletica italiana. «Il peso è la mia gara, ci tengo più del disco (dove si era «fermata» al bronzo, ndr) e si vede. Doveva andare così, sono cinque ori che diventano sei, se contiamo la vittoria nel disco di Dubai - ha detto la Legnante, campionessa olimpica della specialità a Londra 2012 e Rio 2016 oltre che argento a Tokyo 2020 -. Io non mi considero un idolo, forse dire un punto di riferimento è meglio, ma io voglio essere solo uno stimolo per quelle giovani o per quelle che ci sono già».
Con l'oro odierno sono saliti a quattro i metalli più preziosi per la Nazionale azzurra in quest'edizione iridata parigina dopo che sabato sera Martina Caironi aveva trionfato nel suo salto in lungo prendendosi anche il pass olimpico.
È la 21ª medaglia internazionale per la lombarda: «Tra la gara dei 100 (argento dietro ad Ambra Sabatini, ndr) e lo shock delle Charlie's (con la tripletta di Tokyo bissata con la Contraffatto bronzo), tornare a un campionato del mondo che mi mancava dal 2017, ho sentito qualcosa di potente». Otto medaglie totali per l'Italia (quattro ori, un argento, tre bronzi), già migliorato il bilancio di Dubai 2019 (2-3-1).
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