L'Ept al francese Lacay Recchia arriva quarto

«Lacay prende sempre la carta giusta al momento giusto, specie con me, e nel giro di qualche colpo mi ha eliminato. È molto forte, ma era proprio il suo torneo. Per quello che mi riguarda sono soddisfatto anche se potevo fare molto di più. Ci riproverò al prossimo Ipt a Nova Gorica e a qualche altra tappa Ept». Angelo Recchia, sentito da Gioconews.it, alla fine è uscito quarto per un premio di 225mila euro che finiscono dritti in banca da Sanremo a San Vito dei Normanni, Puglia, in provincia di Brindisi. E il suo commento a caldo probabilmente descrive alla perfezione questo tavolo finale dell'Ept Sanremo, season 9, vinto dal francese Ludovic Lacay.
La picca, gli 800mila euro (alla fine saranno 774,100 per il deal effettuato con Lavallee in heads up) e i tanti regali offerti da PokerStars e dal casinò di Sanremo, vanno al favorito, senza dubbio. Ma Lacay è stato anche molto fortunato sapendo chiudere punti su punti partendo davanti o indietro rispetto alle mani degli avversari. Anche nella mano finale ha chiuso un «full house» con Q10 in mano dopo averne sbattuto in faccia altri due agli avversari, e sempre in show down. Era il torneo che lo consacra grande campione di poker live.
Ora ha 2 milioni di dollari di vittorie in carriera con 8 piazzamenti Ept (uno all'Ept di Sanremo aprile 2011), 9 Wsop e un paio Wpt. Gli mancava la vittoria di un evento premium e questa doveva andare dritta nelle sue mani per come ha giocato e per la fortuna che lo ha assistito. Intanto dovrebbe aver raggiunto la settima posizione nella All Time Money List di Francia.
Il tavolo è stato uno dei più lenti della storia. Lunghissimo, senza grossi colpi di scena, estenuante tanto che gli organizzatori temevano addirittura un day7. Ma poi è arrivata la svolta. Ad un certo momento Lacay aveva 10 milioni di chips e c'era solo Angelo Recchia a inseguirlo sui 7 milioni. Poi il francese perde 2 colpi decisivi e si riporta a metà stack per poi riprendersele tutte proprio dall'italiano, che deve uscire in quarta posizione. Terzo Artem Litvinov, scaramantico come non mai con la sua camicia strappata da 4 giorni e il lancio della monetina ad ogni mano che giocava. Mentre il runner up, Jason Lavallee, non è un signor nessuno, anche se ha giocato un tavolo finale col braccino, evidenziando alcune lacune.
Recchia ha giocato un ottimo torneo costruendo il suo stack costantemente per tutti i giorni precedenti, gestendo spesso la situazione e giocando tantissime mani. Pochi rimpianti se il francese vincitore era in questa rush. C'era veramente poco da fare.


Dobbiamo però sottolineare la sfortuna dei nostri e questo tavolo finale ne è l'ennesima dimostrazione. Partivamo con un quarto degli iscritti sui 797 totali e ne abbiamo portato solo uno al final table. Peccato e bisognerà aspettare un altro anno per provare a tenere la picca in casa.

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