Un braccio di ferro tra Aprilia e Ducati per 25 interminabili giri. Aleix Espargaro contro Jorge Martin. Tutte le speranze della Casa di Noale, che al sabato aveva festeggiato già un risultato storico: una pole position che mancava da 21 anni e 5 mesi. E poi il coronamento di una favola tutta da scrivere. Il Gran Premio di Argentina, terzo appuntamento di questa spettacolare stagione di MotoGP, vede l'Aprilia sul tetto del mondo.
Aleix Espargaro centra la sua prima vittoria nella classe regina e regala alla Casa fondata da Ivano Beggio il primo successo in top class considerando sia la vecchia classe 500 e l'attuale MotoGp.
«È una giornata speciale perché è il mio 200° Gp. Aspettavo da anni questo momento, ma sentivo che in questo fine settimana tutto era pronto per la zampata finale», ha dichiarato in lacrime Espargaro. «Sapevo di avere il passo, ma la pressione era astronomica. In moto con me tutto il lavoro dei tecnici di Noale, la loro dedizione e passione. Non è stata facile ma volevo questo successo». Il primo a congratularsi è stato lo stesso Roberto Colaninno, presidente del gruppo Piaggio.
«Aspettavamo da tanto questo momento, arrivato prima del previsto», ha fatto eco un commosso Massimo Rivola, Ad di Aprilia Racing. «Aleix se lo è meritato perché ha creduto nel progetto sin dall'inizio. È stato bravissimo perché ha gestito al meglio il duello con Martin per una posizione a cui non è abituato».
A completare la magia di un weekend che resterà nella storia per tutti gli uomini di Noale anche la testa del Mondiale. «È un sogno», commenta un incredulo Espargaro, caparbio, veloce ma incostante. «Quando sono arrivato in Aprilia, la Casa aveva conquistato 54 titoli iridati, ma prendeva un minuto al giro. Nessun top rider credeva nel progetto. Per me è stata una grande sfida e sono molto orgoglioso di vincere proprio con Aprilia che non aveva mai ottenuto un risultato così nella top class. È un successo che arriva da lontano. L'arrivo di Massimo Rivola è stato una svolta. Romano Albesiano ha potuto così concentrarsi sulla parte tecnica e questi sono i frutti. Non voglio svegliarmi da questo sogno». Forte di una RS GP22 molto competitiva, Aleix guarda già ad Austin, finora terra di conquista di Marc Marquez, fermato dalla diplopia a seguito dell'incidente nel warm up del Gp d'Indonesia, potrebbe esserci già in Texas la prossima settimana.
Nelle classi minori, gara capolavoro del pilota della VR46 Academy Celestino Vietti, al secondo successo dopo quello di Losail (Qatar).
Con questo risultato il piemontese consolida la leadership con 21 punti di vantaggio su Canet. In Moto3, invece, Foggia ha battagliato a lungo e alla fine ha dovuto cedere vittoria e testa del campionato a Sergio Garcia.
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