L'Italia scopre "la meglio gioventù", con Zaza e Immobile, Balotelli può attendere

Fin dall'arrivo di Antonio Conte sulla panchina azzurra si è respirata aria di rinnovamento, forse inevitabile dopo la debacle del Mondiale brasiliano; l'esclusione di Balotelli è stato il primo passo, la convocazione di Zaza e Immobile il segnale per il futuro

La nuova coppia del gol azzurra
La nuova coppia del gol azzurra

Sembra avere le idee molto chiare per l'Italia Antonio Conte; l'allenatore più vincente in Patria negli ultimi anni è partito con il piede giusto nell'amichevole disputata a Bari contro l'Olanda, trovando poi i primi 3 punti nel girone eliminatorio per le qualificazioni al prossimo campionato europeo contro la Norvegia. Due sono i volti che per ora riassumono l'entusiasmo di questa squadra, Immobile e Zaza. Definita fino a pochi giorni fa "la strana coppia", l'attacco formato da Simone Zaza, 23 anni, e da Ciro Immobile, di un anno più grande, sembra funzionare; con buona pace di Balotelli, rimasto a Manchester a riflettere, sempre ne abbia voglia, sui suoi errori passati.

I due calciatori sembrano nati per giocare nell'Italia di Conte; l'ex allenatore bianconero, infatti, ama gli attaccanti in grado di pressare la difesa avversaria ma, quando necessità lo impone, di correre in difesa ad aiutare la squadra. Simone e Ciro incarnano bene il prototipo di attaccante voluto da Conte, essendo ben disposti a correre e a ripartire. Non a caso la coppia sembra già aver trovato una buona intesa e il gol segnato da Zaza contro la Norvegia è testimonianza, oltre che del buon momento di forma del giocatore del Sassuolo, di un'ottima condizione psicologica. Immobile ha già dimostrato lo scorso anno con il Torino di essere giocatore di grande affidabilità, soprattutto se lanciato in velocità; buona tecnica, grande corsa e la voglia di non mollare hanno convinto una squadra di grande spessore come il Borussia Dortmund ad investire (tanto) su di lui. L'esperienza nel campionato tedesco potrà solo contribuire a maturare il giocatore, lontano da un calcio troppo attento a quello che succede fuori dal campo come il nostro.

Se, in un primo momento, le scelte di Conte potevano aver lasciato perplesso qualche addetto ai lavori e qualche tifoso, soprattutto per l'esclusione, oltre che di Balotelli, di un giocatore come Destro, il nuovo selezionatore della Nazionale sembra aver già conquistato tutti.

Certamente non sono sufficienti due partite per dichiarare guarita una squadra che fino ad un paio di mesi fa veniva criticata e derisa dai suoi tifosi, ma il percorso intrapreso sembra essere quello giusto. Se anche Immobile e Zaza continueranno per la loro strada senza pensare di essere già dei campioni tutto sarà ancora più facile, sia per la squadra che per Antonio Conte.

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