Se non è già finita, la lotta per la Premier, ci manca davvero pochissimo. Il Liverpool rifila quattro gol (a zero) al Leicester secondo che davanti al suo pubblico non può fare altro che inchinarsi alle prodezze, ai virtuosismi, alla sinfonia calcistica diretta dal maestro Jurgen Klopp.
Il boxing day è scivolato via anche quest’anno. Il tradizionale appuntamento con il calcio a Santo Stefano, nel Regno Unito, è storicamente legato a goleade, sorprese, imprese sportive. Lo è, almeno, dal 1963 quando i tabellini impazzirono facendo registrare, nella stessa giornata, caterve di gol e risultati folli (dal 10-1 del Fulham all’Ipswich al 2-8 rifilato dal Blackburn al West Ham in casa loro). Quest’anno, cinquantasei anni dopo, un’altra goleada c’è stata. Che, di fatto e al netto di eventuali ribaltoni clamorosi, consegna virtualmente il titolo al Liverpool.
La gara al King Power Stadium di Leicester l’ha sbloccata Bobby Firmino, intorno alla mezz’ora del primo tempo. Trent Alexander Arnold pennella un arco delizioso nell’area delle foxes che Firmino, di testa, trasforma in rete. Intanto, sia prima che dopo la rete, Mané fallisce due occasioni da gol. Col dominio Reds si è aperto anche il secondo tempo; sugli sviluppo di un calcio d’angolo, il difensore di casa Soyuncu la tocca abbastanza ingenuamente con un braccio. L’arbitro ha decretato il rigore che al 71esimo Milner, subentrato a Keita soltanto pochi secondi prima, ha realizzato spiazzando Schmeichel jr. Con il raddoppio, sfuma la crescita dei padroni di casa che, proprio in quei minuti stavano provando a rialzare la testa. Anche perché, in poco più di otto minuti, accade davvero di tutto. Dopo il gol di Milner, Alexander-Arnold inventa un cross rasoterra che ha l’effetto di servire, smarcandolo, l’attaccante Firmino. A tu per tu con la difesa Leicester presa contro tempo, il brasiliano non sbaglia e fa il tre a zero al 74esimo. Passano quattro minuti e il Liverpool, ancora in avanti, assesta il jab che atterra definitivamente il Leicester: Mané in contropiede innesca Alexander Arnold che punta la porta e trafigge per la quarta volta il portiere di casa. Il terzino, al 78esimo, ha coronato con una rete pregevolissima l’ennesima partita da protagonista assoluto.
Klopp, l’allenatore felice, dopo la gara ha occasione di far sfoggio d’umiltà e aritmetica.
Ha spiegato che i giochi per la Premier non sono ancora chiusi e che l’unica cosa che è cambiata, dopo la vittoria in casa della seconda in classifica, è il vantaggio sulla prima delle inseguitrici che da dieci passerà a tredici punti. In attesa del posticipo di questa sera tra il Manchester City di Guardiola e il Wolverhampton. Gli Sky Blues, vincendo, possono agguantare la seconda piazza.Segui già la pagina di sport de ilGiornale.it?
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