Lotito "pragmatico", Friedkin "stellare". I botti nel nuovo derby della Capitale

Il presidente della Lazio ribatte a suon di "colpi" alla campagna "monstre" della Roma. Che è sempre più vicina anche a Belotti

Lotito "pragmatico", Friedkin "stellare". I botti nel nuovo derby della Capitale

Meglio le solide realtà laziali o le grandi firme romaniste? Nella Capitale le ritrovate ambizioni di Lazio e Roma tengono banco e spaccano, come di consueto, in due la città eterna. Da un lato le mosse di Claudio Lotito che nei giorni scorsi ha tirato il ballo il noto slogan pubblicitario di Roberto Carlino a chi gli chiedeva di piazzare un colpo ad effetto in risposta al Dybala giallorosso: «Non vendo sogni ma solide realtà» la replica del numero uno biancoceleste, che ha investito come non mai in questa sessione di mercato. Già più di 40 i milioni spesi per rinforzare la squadra e consegnare a Sarri i rinforzi richiesti. Alla faccia di chi lo aveva etichettato «Lotirchio» in passato per via di alcune campagne acquisti considerate troppo parsimoniose. Quest'estate Claudio Magno, come l'hanno ribattezzato i suoi sostenitori, non ha badato a spese e si è accaparrato alcuni dei giovani più interessanti in circolazione come Casale (preso dal Verona per 7 milioni più 3 di bonus), Luis Maximiano (prelevato dal Granada per 10 milioni) e Marcos Antonio (pagato 8 milioni più 2 di bonus allo Shakthar), creando con due svincolati di lusso come Romagnoli e Vecino un mix molto interessante. Occhio pure al talento dell'Under 21 Cancellieri strappato alla concorrenza del Sassuolo per 8,5 milioni (prestito con obbligo dal Verona) e al portiere Provedel in arrivo dallo Spezia per una Lazio che sogna il ritorno in Champions League e che, al momento, non ha venduto nessuno dei suoi gioielli. Milinkovic Savic e Luis Alberto, appetiti da mezza Europa, sono rimasti a Formello e valgono come due colpi di mercato. Quelli che sull'altra sponda del Tevere sta piazzando a raffica la Roma. Acquisti di alto livello che fanno sognare ad occhi aperti i tifosi giallorossi e (quasi) tutti a costo zero. Eh già, la bravura dei Friedkin è stata quella di accaparrarsi i principali parametri zero che c'erano sul mercato. Da Matic a Dybala fino a Belotti (pronto un triennale da 3 milioni a stagione) più Wijnaldum che arriverà dal PSG in prestito con diritto di riscatto con il 40% dell'ingaggio a carico dei francesi. L'unico acquisto «costoso» è stato il terzino Celik arrivato dal Lille per 7 milioni più il 15% sulla rivendita. A livello mediatico la Roma ha oscurato le mosse dei cugini, nonostante gli sforzi economici prodotti da Lotito. Un paradosso che ribalta quanto avvenuto l'estate scorsa, in cui i giallorossi avevano speso quasi 100 milioni. Difficile dire quale delle due politiche societarie sia destinata a prevalere sul campo. Certrossi? Ai posteri l'ardua sentamente entrambe le squadre capitoline appaiono decisamente rinforzate e in grado di recitare un ruolo da protagonista.

Sognando un posto al sole in Champions. Sulla carta c'è spazio, però, per una sola tra Lazio e Roma: la spunteranno le solide realtà e i giovani talenti lotitiani o avranno la meglio i campioni da copertina gialloenza...

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