L'Uefa non fa sconti a Josè Mourinho. L'Uefa non si lascia condizionare dall'ingombrante personaggio portoghese. E se Ceferin, il presidente, detta la linea dura («non tollereremo episodi di bullismo contro gli arbitri»), l'Uefa esegue a stretto giro di squalifica. Si spiegano così i 4 turni di sospensione rifilati sul tecnico della Roma dopo il famoso, anzi famigerato, episodio avvenuto al termine della finale di Europa league con il Siviglia, nelle viscere dello stadio di Budapest. Per responsabilità oggettiva della successiva scena avvenuta all'aeroporto ungherese (Taylor, l'arbitro inglese, e i suoi familiari, minacciati e raggiunti da insulti così da rendere necessaria la scorta fino all'imbarco del volo), la stangata dell'Uefa deve rappresentare un monito anche per le vicende di casa nostra. È opinione diffusa, specie tra la classe arbitrale italiana, che dirigere le partite della Roma (a eccezione di Orsato, temuto e rispettato, dallo stesso Mourinho) sia diventata una impresa complicata. A dar retta a qualche pissi pissi bau bau, alcuni fischietti avrebbero confidato al designatore Rocchi l'intenzione di rinunciare ad eventuali designazioni per il comportamento, molto aggressivo, di tutta la panchina romanista. Stessa denuncia, pubblica, è avvenuta anche da parte di altri allenatori: il monzese Raffaele Palladino è stato uno degli ultimi a segnalare il malvezzo. Basterebbe scorrere la striscia delle squalifiche di Mourinho e del suo polemico vice, per avere conferma della tendenza che rappresenta, tra l'altro, un pessimo esempio per il resto della compagnia. È vero: nella vicenda con l'arbitro Serra, Mourinho ha subito un affronto dal quarto uomo della partita di Cremona ma questo episodio, da solo, non può giustificare una sorta di guerra santa contro la categoria degli arbitri.
La stessa Roma, spesso si è ritrovata in rotta di collisione con il comportamento di Mourinho che dal canto suo ha reclamato l'isolamento politico-istituzionale del club così da spingerlo a riempire quel vuoto. Perciò sarebbe cosa buona e giusta che anche la Roma, incassata la squalifica pesante, stabilisca con il portoghese le nuove regole d'ingaggio.
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