Il Lukaku bis è iniziato. "Farò meglio di prima". Ora Dybala e le cessioni

Big Rom c'è, ultima magia a costo zero. E Skriniar al Psg potrebbe non essere l'unico sacrificato

Il Lukaku bis è iniziato. "Farò meglio di prima". Ora Dybala e le cessioni

Oggi è il 30 giugno, giorno in cui Marotta contava di consegnare a Inzaghi la prossima Inter. L'aveva detto un paio di settimane fa, e pareva una forzatura. Invece, un colpo dopo l'altro, con pochi soldi a disposizione e molta creatività, l'ad nerazzurro e i suoi collaboratori sono quasi riusciti nell'impresa. Giusto chiamarli colpi più che acquisti perché la creatività di Marotta sta tutta nei prestiti e nei parametri zero: nessuno dei 5 giocatori già arrivati è stato in effetti realmente pagato. Ieri è stato il giorno di Romelu Lukaku, il colpo dei colpi, (vestirà la maglia numero 90) e di Krjstian Asslani, 20enne vice Brozovic di belle speranze, due prestiti. Prima di loro, Onana e Mkhitaryan, due parametri zero. Il prossimo sarà l'ex Cagliari Bellanova, che farà le visite mediche lunedì. Aspettando Dybala, ma soprattutto cercando di capire chi alla fine svestirà davvero la maglia nerazzurra. Sensi è del Monza, Skriniar è in partenza, destinazione Parigi più che Londra (Bremer prima alternativa, Milenkovic seconda). Ma difficilmente sarà l'unico a lasciare l'Inter, perché i conti devono quadrare e l'imperativo degli Zhang, nonostante tutto, è di chiudere a +60 milioni il mercato estivo.

Lukaku è sbarcato all'alba, dribblando i tifosi che la sera precedente l'avevano aspettato a Linate fino a notte fonda. Il bagno di folla però è cominciato già a metà mattina, nelle rituali tappe di simili occasioni: visite mediche, idoneità sportiva (nella sede del Coni ha anche incrociato il pupillo Seba Esposito, appena ceduto all'Anderlecht), sede dell'Inter, dove è andato in scena il duetto social col presidente Zhang. Prima, le parole di Big Rom, fra mille sorrisi, sono state un semplice ma chiaro «sono troppo contento di essere qui»; poi «Emozione forte. L'Inter mi ha dato tanto, spero di fare ancora meglio».

Gli ultrà non si sono presentati a salutarlo, come avevano annunciato, ma c'è da credere che Lukaku non se ne sia accorto, perché la gente era tanta ugualmente, più genuina ed entusiasta. Il centravanti ha parlato con Inzaghi nei giorni scorsi: i due si ritroveranno il 10 o 11 luglio, quando Lukaku, col resto dei nazionali, dovrebbe aggregarsi alla squadra, convocata invece per mercoledì 6. A questo punto, la grande domanda è sapere se ci sarà anche Dybala. La questione è molto chiara: Marotta e la Joya avevano, hanno, un'intesa di massima, non ancora un vero accordo, tanto meno firmato. C'è un'intesa che però va concretata al più presto. Non è possibile che un giocatore come Dybala resti a lungo senza squadra. Di certo, l'Inter è in una posizione di forza rispetto al giocatore ex juventino, un po' meno rispetto a quelli che dovrebbero fargli posto.

Se il primo piano ipotizzava il sacrificio di Martinez per una super offerta che però non è mai arrivata, adesso devono essere due degli altri attaccanti in rosa a fare posto a Dybala e invece al momento l'Inter non è ancora riuscita a

piazzarne nessuno: Sanchez e Correa, Pinamonti e Dzeko, solo ipotesi e parole, ma nessuna certezza. Inzaghi, peraltro, avrebbe chiamato personalmente Dzeko, confermandogli di volerlo all'Inter anche nell'imminente stagione.

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