
"Dovevo andare al Milan ma dissi no". Più di Messi e Cristiano Ronaldo, più di qualsiasi altra fantasia (proibita) di mercato immaginabile. Diego Maradona a Milanello è stato un sogno che Silvio Berlusconi coltivò a lungo e che per poco (decisiva la volontà del Pibe de Oro) non riuscì a trasformare in realtà. A svelare i contorni di una trattativa, rimasta per larghi tratti segreta, è José Alberti, agente sudamericano ai microfoni di Radio Kiss Kiss:
“Dopo la vittoria del secondo scudetto del Napoli, Guillermo Coppola (all’epoca agente di Maradona, ndr) fu chiamato da Berlusconi e Galliani a Milano per una trattativa. Accompagnai io stesso Coppola a Milano, la riunione durò molte ore. Il Milan, all’epoca, offrì 10 miliardi di lire l’anno a Maradona, oltre a numerose pubblicità su Canale 5 in Italia, Spagna e Stati Uniti.
Diego rispose testualmente: “Non giocherò mai in una squadra che non sia il Napoli, in Italia, non tradirò mai le aspettative che i tifosi azzurri hanno nei miei confronti”, il che fa capire quanto Maradona avesse un legame speciale con Napoli ed i napoletani”. Insomma il Cav voleva l'argentino a Milano. Per fortuna anche senza Maradona con i tulipani olandesi i rossoneri misero le mani su scudetti e Coppe dei Campioni alla fine degli anni '80 e nei primi anni '90.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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