"La Juve? Ora vi dico qual è stato l'errore più grande..."

Marchegiani ha toccato diversi argomenti tra cui la crisi della Juventus di Allegri, la favorita per la lotta finale dello scudetto e molto altro ancora

"La Juve? Ora vi dico qual è stato l'errore più grande..."

Il campionato di Serie A 2021-2022 si sta dimostrando equilibrato e livellato nonostante ci siano due squadre, Milan e Napoli, che per ora stanno viaggiando a ritmi altissimi e anche inaspettati. L'Inter di Simone Inzaghi insegue e rimane attaccata al treno di testa con Roma, Atalanta e Lazio che provano a tenere il passo nonostante alti e bassi. Preoccupa invece la Juventus, sempre più in crisi e a 13 punti dalla vetta della classifica. Luca Marchegiani, ex grande portiere di Lazio, Brescia, Torino e Chievo Verona, attualmente uno degli opinionisti più apprezzati della squadra di Sky Sport, presenza fissa a “Sky Calcio Club” e voce tecnica delle sfide di Serie A e Champions League, in esclusiva per ilgiornale.it ha toccato diversi argomenti tra cui la crisi bianconera, il grande cammino di Napoli e Milan, il corretto utilizzo del Var e molto altro ancora:

Marchegiani, che idea si è fatto di queste prime dieci giornate di campionato?

"Lo ritengo un campionato abbastanza equilibrato anche se in realtà ci sono due squadre che si stanno avvantaggiando in maniera abbastanza netta rispetto alle altre. Se entro nello specifico però ci sono ancora dei club che possono recuperare anche perché non credo che Milan e Napoli possano tenere un ritmo del genere fino a fine stagione. Ci sono poi un paio di delusioni tra cui la Juventus, dato che l'ultima annata sembrava quella peggiore degli ultimi anni, dove si era toccato il punto più basso, e invece quest'anno sembra anche peggio al momento. La squadra bianconera sta deludendo sotto tanti punti di vista anche perché alla vigilia del campionato era data come una di quelle che avrebbe lottato per il vertice".

Si aspettava un Milan e un Napoli così avanti?

"No, non me l'aspettavo. Devo però dire che il Milan lo ritengo forte e completo, anche perché si è rinforzato ed ha la grande capacità di avere la doppia alternativa in ogni ruolo e nonostante le assenze ha ottenuto 9 vittorie e un pareggio. Il Napoli forse ha meno alternative nella rosa rispetto al Milan ma ha trovato il giocatore migliore del campionato che è Osimhen. Il nigeriano permette agli azzurri di poter giocare in diversi modi grazie alle sue doti e caratteristiche uniche. In una stagione lunga e con tante partite avere un giocatore del genere che ti spariglia le carte non è cosa di poco conto. Ovviamente tutto il Napoli è un'ottima squadra, di qualità e ben allenata".

Chi è il grande favorito per la lotta al titolo?

"Difficile fare un solo nome dopo 10 giornate. In questo momento lascio fuori la Juventus, non posso fare altrimenti. L'Inter per me può assolutamente rientrare nella lotta scudetto. Come detto le prime due stanno galoppando a ritmi record ma se proprio devo sbilanciarmi tra azzurri e rossoneri mi hanno convinto maggiormente i partenopei nel gioco e nell'atteggiamento".

Passiamo alla crisi della Juventus: chi è o chi sono i responsabili?

"In questi casi non c'è mai un solo responsabile. Se pensiamo alla Juventus di 3-4 anni fa era impossibile immaginare che perdesse in casa due partite contro due squadre ostiche ma non di prima fascia. Questo è un segnale inequivocabile di una squadra che ha poche certezze al momento. Non so di chi siano le responsabilità, la squadra aveva bisogno di nuova linfa dopo un'annata deludente e si pensava la potesse portare Allegri ma per ora non ci è ancora riuscito"

Nedved era furioso in tribuna: con chi ce l'aveva secondo lei?

"Non lo so sinceramente ma quando le cose non vanno bene è normale essere arrabbiati. Ripeto, le responsabilità di questa situazione momentanea vanno suddivise tra tutti. La Juventus purtroppo ha perso un giocatore come CR7 in grado di fare almeno 30 gol a stagione e questo sta pesando. I problemi più grossi i bianconeri li hanno proprio in attacco perché non riescono ad essere più efficaci come in passato. Kean e il giovane Kaio Jorge sono stati presi per tamponare l'addio di Cristiano Ronaldo ma al momento stanno dando poco alla causa anche perché giocano poco. Le responsabilità vanno condivise in un momento così e forse l'errore è stato pensare che riprendendo Allegri, che aveva fatto cose eccelse per cinque anni, tutto sarebbe tornato subito come prima".

Ci fosse stato Pirlo al posto di Allegri l'avrebbero esonerato?

"Non so rispondere a questa domanda. Nella scorsa stagione nei confronti di Pirlo all'inizio c'è stato molto credito e poi improvvisamente troppa severità perché non era lui evidentemente il problema dei risultati dell'anno scorso. Sull'esonero non posso dire niente anche perché dal momento che punti forte su un mister come fatto quest'anno con Allegri non deve essere presa in considerazione l'ipotesi esonero".

Le piace l'Inter di Simone Inzaghi?

"Sì, l'Inter sta facendo il suo onesto percorso. Ha trovato due squadre che stanno tenendo un ritmo infernale, ma ha gli stessi punti dello scorso anno. Né più né meno di quanto mi aspettassi. A me piaceva l'anno scorso come giocava e anche quest'anno gioca bene, produce, segna. Sono lì al terzo posto nonostante qualche punto perso in maniera strana ma il cammino è in linea con quelle sono le ambizioni del club".

Quali sono le squadre rivelazione del campionato?

"Sono due al momento per quanto mi rigurda: il Napoli di Spalletti e la Fiorentina di Vincenzo Italiano".

In Lazio-Inter c'è stata la polemica su Felipe Anderson che ha deciso di giocare lo stesso con Dimarco per terra. Lei cosa ne pensa di queste situazioni al limite?

"Penso che debba essere l'arbitro a interrompere l'azion. Poi se la squadra che è in possesso di palla si sente di buttarla fuori è un altro discorso. Credo anche che chi non sia in possesso del pallone non abbia alcun diritto di pretendere che gli altri la buttino fuori" .

Il Var e il suo utilizzo sono stati un po' presi di mira nelle ultime partite. Lei come si pone di fronte alle polemiche e all'utilizzo della tecnologia?

"Questo è un argomento caldo, attuale e abbastaza spinoso. Io penso che essendoci la possibilità di ricorrere alla tecnologia la cosa importante è che si decida sempre al meglio con una certa uniformità di giudizio. Non è importante sapere quante volte il Var debba intervenire ma ogni volta che lo fa lo deve fare nella maniera corretta prendendo le giuste decisioni per il bene della partita e per non inasprire gli animi".

Parlando invece di Champions League: quali squadre italiane si qualificheranno agli ottavi di finale?

"Io spero tutte (ride; ndr).

Penso però che il Milan non ce la farà visto che ha messo insieme zero punti nelle prime tre giornate. I rossoneri sono stati anche sfortunati dato che hanno trovato un girone davvero difficile e decisioni arbitrali che non li hanno di certo favoriti. Inter, Juventus e Atalanta, invece, credo che passeranno il turno".

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