Marchisio e l’addio amaro alla Juventus: "Dicevano che ero infortunato…"

Il centrocampista si è sfogato spiegando i motivi della sua partenza da Torino alla volta dello Zenit San Pietroburgo

Marchisio e l’addio amaro alla Juventus: "Dicevano che ero infortunato…"

"Non sono stati anni sicuramente facili però è anche il rischio del nostro mestiere. Dispiace solo essere passato a volte per infortunato perché non lo sono mai stato, però questo fa parte del nostro lavoro. Quindi spetta soltanto a me iniziare questa nuova avventura e allenarmi come ho sempre fatto e dimostrarlo poi sul campo". Claudio Marchisio si sfoga così e spiega l’addio alla Juventus dopo 25 anni in bianconero. Insomma, una vita.

La nuova avventura di cui parla, come è noto, è quella in Russia: il Principino si trasforma in Zar e va a giocare per lo Zenit San Pietroburgo, dove indosserà il numero "10-2", così da portare metaforicamente il "suo" 8.

Il calciatore, ai microfoni di Sky Sport e Premium, è venuto allo scoperto, parlando di passato e di futuro. E dei tanti perché lo hanno portato ad accettare la proposta russa: "Io e la mia famiglia siamo abituati a questa nuova realtà e a questa esperienza e oggi partiamo per viverla tutti insieme.

Ora quello che conta per me è arrivare subito là, conoscere di persona l’allenatore, la squadra e ringraziarli per questa opportunità che mi stanno dando […] So che è una società che è ben organizzata sin dal primo giorno che mi hanno contattato, ci sono giocatori che conosco già, quindi entro in gruppo dove sono molto affiatati e hanno grande esperienza".

Marchisio, infine, ha glissato su Massimiliano Allegri con un garbato: "Ci siamo salutati, era il momento di prendere strade diverse".

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