Marquez, Vettel, Loeb, macchè il vero cannibale è Tony Cairoli Per lui ottavo Mondiale

Toni Cairoli, in sella alla KTM, entra nella storia del mondiale di motocross, vincendo l'ottavo titolo mondiale, il sesto in fila nella classe regina della specialità. Per il titolo è stato sufficiente piazzarsi al quinto posto nella prima gara del GP brasiliano, approfittando anche dell'infortunio che ha messo fuori gara l'avversario più pericoloso

E per Cairoli sono 8 E' lui il più vincente di sempre in Motocross
E per Cairoli sono 8 E' lui il più vincente di sempre in Motocross

Il Mondiale di motocross categoria MXGP parla ancora una volta italiano, con il messinese Toni Cairoli che entra di diritto nella storia con il suo ottavo titolo. Al pilota taliano, visto l'infortunio alla caviglia che aveva messo fuori dai giochi il rivale più accreditato, Van Horebeck, è stato sufficiente piazzarsi al quinto posto in gara 1 nel GP del Brasile che si è corso nello stato di Goias, per ottenere l'ottavo successo, mettendosi in scia a Valentino Rossi e Carlo Ubbiali che di titoli ne hanno vinti 9 ciascuno, ed all'inarrivabile Giacomo Agostini, a quota 15. Cairoli è, però, il più vincente nella categoria motocross, perché tutti gli altri hanno vinto i loro titoli nelle gare su pista.

Oltre agli otto titoli nel suo palmares, con quello di questa stagione, il pilota siciliano ha messo in fila sei titoli consecutivi nella classe MXGP. La tattica di Cairoli in questa gara decisiva per il titolo è stata perfetta. Il Messinese sapeva che con 81 punti di vantaggio rispetto a Jeremy Van Horebeek, in sella alla Yamaha, poteva permettersi di perderne 6 dal rivale per aggiudicarsi definitivamente la vittoria nel mondiale. Il suo scopo pertanto era quello di controllare il rivale e su quello ha impostato la gara sin dal primo giro. Al via il gruppo era guidato dal pilota Honda, Maximilian Nagl, e Cairoli, controllando la posizione di Van Horebeek ha lasciato passare altri avversari piazzandosi in decima posizione al primo passaggio, proprio nella scia del rivale, che risentiva anche dell'infortunio alla caviglia. Nel corso del secondo giro l'ha poi passato, poi ha iniziato la risalita. Dopo aver guadagnato una posizione nel corso del quarto giro, grazie al sorpasso ai danni di David Philippaerts su Yamaha, il pilota italiano ha aspettato altre tre tornate per superare anche il pilota della Kawasaki, Tommy Searle.

Nel finale della prima manche Toni Cairoli ha potuto guadagnare ancora due posizioni, la prima grazie alla caduta di Shaun Simpson, pilota KTM, e la seconda grazie al sorpasso effettuato in volo sul pilota della Husqvarna, Dean Ferris, ottenendo così il quinto posto. La gara è stata vinta da Nagl che l'ha chiusa con 10 secondi e 116 millesimi di vantaggio su Steven Frossard in sella alla Kawasaki, e 14 secondo e 667 millesimi sul pilota Suzuki, su Kevin Strijbos.

Cairoli è stato preceduto anche da Gautier Paulin, su Kawasaki che si è piazzato quarto, mentre l'avversario più pericoloso, Van Horebeek ha chiuso la gara al 13° posto, veramente esausto. All'arrivo grandi festeggiamenti e classica spruzzata di champagne per Toni Cairoli, e subito dopo sono apparse le maglie che celebrano l'ottavo trionfo del messinese.

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