Marco Materazzi sta continuando a provocare la Juventus e i suoi tanti milioni di tifosi sui social con alcuni post al veleno ed ironici, ma non solo. Durante una diretta Instagram con il vero showman di queste settimane di quarantena, Christian Vieri, l'ex difensore dell'Inter ha trovato ancora il modo per pungere la Vecchia Signora dopo i due interventi social al vetriolo dei giorni scorsi: "Champions League? La Juventus arriva sempre lì e poi perde le finali, è una competizione difficile".
Il 5 maggio Materazzi aveva postato una sua foto intento a baciare la Coppa Italia, preludio di quello che sarebbe poi stato il Triplete nerazzurro. "E a chi ha già attaccato il disco del 5 maggio 2002 ricordo solo il 5 maggio 2010: l'alba del nostro Triplete, la notte che non è ancora finita del vostro peggiore incubo", il post al vetriolo di Matrix che si riferiva invece a chi ironizzava sul 5 maggio del 2002 dove l'Inter perse 4-2 contro la Lazio regalando così uno scudetto incredibile alla Juventus.
Non solo perché l'ex difensore dell'Inter, giusto due giorni fa, ha rievocato una data amara per i bianconeri dato che il 14 maggio del 2000 perdendo per 1-0 sul campo del Perugia, con un terreno di gioco ai limiti della praticabilità, consegnarono di fatto il tricolore alla Lazio:"Come pioveva, così piangeva… (cit. Achille Togliani) C’è chi ha il 5 maggio e chi il 14 maggio, chi quel giorno era bagnato di pioggia e chi di lacrime", la didascalia sarcastica di Matrix che per l'occasione ha deciso di postare una foto del suo nemico giurato Zinedine Zidane, in campo come Materazzi in quella gioranta amara per la Juventus.
Gli aneddoti di Materazzi
Nel corso della diretta Instagram Vieri ha poi domandato all'ex campione del mondo con l'Italia di Lippi cosa sarebbe successo in quel 2010 se la squadra avesse perso la finale di Coppa Italia, l'ultima di campionato a Siena e la finale di Champions a Madrid: "Cosa sarebbe successo? Mi sarei ammazzato. Quando non vinci e arrivi secondo… lo sai meglio di me cosa vuol dire. Io ho perso il 5 maggio e qualche finale di Coppa Italia, ci vuole fortuna. La Champions vale due campionati: finisce a dicembre e a febbraio è un’altra cosa”.
Impossibile non parlare anche del tecnico portoghese José Mourinho: "Era un fenomeno. Il primo giorno arrivò alla Pinetina, non volava una mosca perché tutti avevano il terrore ma lui ci disse 'Oh, ma potete anche ridere!'. Da lì è stato uno spasso: con noi era un fratello, un padre e un figlio di putt... allucinante, ti ammazzava, ma si era creata grande empatia, tanto che nessuno si è mai permesso di pensare qualcosa di diverso da lui".
Materazzi ha infine rievocato il 5 maggio del 2002 spiegando il suo punto di vista di quella debacle nerazzurra: "Io lo dico sempre, non me ne vogliano i tifosi della Juve, ma quello del 5 maggio sarebbe stato lo scudetto più bello, perché inaspettato. Perché arrivavi da degli anni ancora peggiori. Poi piano piano avevamo costruito, erano arrivati tanti giocatori. Poi purtroppo è andata come è andata, merito a chi l'ha vinto e pace per loro.
Però era il più bello, eravamo forti, c'erano tanti italiani che non guasta mai. C'erano tanti stranieri ma c'era una colonna vertebrale italiana che fa sempre tanto, non a caso la Juve è così forte perché ci sono stati tanti italiani”.
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