Troppo Real per la Dea: Mbappé mette subito la firma al debutto

Per un tempo bene l'Atalanta, poi nella ripresa si scatenano le stelle di Ancelotti

Troppo Real per la Dea: Mbappé mette subito la firma al debutto
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L'Atalanta «dentista» d'Europa secondo celebre e azzeccata definizione di Pep Guardiola fa venire l'emicrania per un'ora anche al Real, prima di inchinarsi inevitabilmente alle immense individualità dei Blancos. Perché le merengues si illudono di chiudere immediatamente la pratica, ma i bergamaschi per tutto il primo tempo li riportano coraggiosamente con i piedi per terra. Hien piazza tre botte in cinque minuti ai fenomeni di Ancelotti, tanto per far capire che sarà una serata complicata, e il Real comincia ad avvitarsi su se stesso, perché puoi avere tutte le figurine più belle, ma poi scopri che è tremendamente difficile rimpiazzare gente come Kroos e Modric. Perché Valverde si perde nel vuoto, Tchouameni non sa a chi appoggiarsi e Bellingham nel primo tempo si fa vedere solo per un'entrataccia in ritardo su Musso. L'Atalanta ha il merito di lasciar sfogare la presunzione madridista, fatta di tanti tocchi di esterno e inutile ricerca delle ali, poi, minuto dopo minuto, alza la testa e comincia ad affacciarsi dalle parti di Courtois che al 24' rischia veramente grosso su un cross di De Roon (onnipresente come Pasalic), deviato fortuitamente sulla traversa da Militao.

Ma invece di percepire il campanello d'allarme, il Real continua a trotterellare, probabilmente a corto di preparazione, ma pure di intesa. Anche perché la superstar Mbappè, alla prima partita in maglia blanca, si vede solo al 14' con un tiro murato dalla difesa bergamasca. Per il resto un'ora abbondante da estraneo negli schemi del Real, prima del guizzo che chiuderà la partita.

Così l'Atalanta, compatta e ben messa in campo dal Gasp, sciupa un contropiede con Lookman, lontano dai fasti di Dublino, prima di chiamare al miracolo Courtois su un gran colpo di testa di Pasalic in apertura di ripresa. Mentre Rodrygo va a pareggiare le traverse allo scadere del 45'.

La difesa nerazzurra regge fin che può: Hien, Ederson, Djimsiti, De Roon chiudono tutti gli spazi, finché allo scadere del 60' Vinicius ingrana uno dei suoi slalom e offre a Valverde una palla che avrebbe messo dentro chiunque di noi. E' il gol che cambia la partita: l'Atalanta accusa il colpo e Musso nel giro di due minuti sventa il raddoppio prima su Vinicius e poi su una deviazione di Hein.

Ma al 67', quando il Real ormai ha cambiato marcia, arriva il 2-0 firmato niente meno che dal più atteso, Kilian Mbappè, imbeccato da un capolavoro di sir Bellingham. Dopo un'ora di emicrania, il Real trova l'analgesico giusto e il dentista chiude bottega.

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