Milan, Kakà sicuro: "Il derby? Segnerà Ibrahimovic e poi speriamo"

L'ex calciatore del Milan si è detto sicuro che Ibra lascerà il segno nel derby contro l'Inter: "Mi aspetto che il Milan possa svoltare davvero, una partita del genere può dare una grande spinta"

Milan, Kakà sicuro: "Il derby? Segnerà Ibrahimovic e poi speriamo"

Domani sera alle ore 20:45 l'Inter di Antonio Conte e il Milan di Stefano Pioli daranno vita ad uno dei derby più belli, affascinanti e seguiti del mondo. Chi di Stracittadine se ne intende è Ricardo Kakà che nei suoi sette anni in rossonero ne ha giocati parecchi ed ha anche realizzato qualche gol. Il 37enne brasiliano ai microfoni della Gazzetta dello Sport si è sbilanciato in favore della squadra di Pioli che potrà contare sull'apporto del fuoriclasse svedese Zlatan Ibrahimovic: "Il derby? Domani segna Ibra e poi speriamo bene...".

Kakà ha poi incensato il 38enne di Malmo: "Si vede che Zlatan si diverte, quanto alla sua età con la fisioterapia e gli altri strumenti che abbiamo oggi è possibile andare avanti più a lungo. Basta essere motivati". L'ex Real Madrid e San Paolo ha poi ricordato il suo derby preferito: "Il mio derby preferito è quello di Champions League, ancora più unico. Domani mi aspetto che il Milan possa svoltare davvero, una partita del genere può dare una grande spinta".

Qualche tempo fa il brasiliano fu vicino ad entrare in società al Milan ma poi si concluse tutto con un nulla di fatto. La voglia di tornare al Milan à tanta ma Kakà è stato cauto in merito: "La voglia di tornare è tanta, ma il tempo non è quello giusto. Mi piacerebbe lavorare con Maldini e Boban, aiutare il club, imparare soprattutto, però non è il momento di lasciare il Brasile. In futuro mi piacerebbe fare il manager, fra tanti anni magari il presidente. Allenatore o direttore sportivo no, la vita da tecnico è troppo complicata. Poi forse tra cinque o dieci anni cambierò idea".

Kakà ha poi toccato un argomento caro ai tifosi di Inter e Milan: lo stadio di San Siro che rischia di essere abbattuto in favore di un nuovo impianto condiviso dalla due società: "San Siro è uno spettacolo meraviglioso. Mi auguro che mantengano almeno qualche elemento architettonico. Capisco che il calcio sia business, che negli stadi si debbano fare tante cose e non ci si possa fermare al sentimento, ma qualcosa deve restare".

Infine, il brasiliano ha ricordato con nostalgia quando Inter e Milan erano presenze fisse in Champions League: "Vedo che la classifica è migliorata, ma mi auguro soprattutto che le proprietà del Milan e dell'Inter ricomincino a investire quanto serve per tornare al top.

Mi fa tristezza non ritrovare le milanesi negli ottavi o nei quarti di Champions League. Credo che si debba riavviare un circolo virtuoso: con la Champions incassi, puoi ingaggiare grandi giocatori e tornare in alto".

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