È un viaggio lungo e complicato. Della durata di pochi giorni, da stasera a Como, fino al prossimo appuntamento di campionato sabato, a Torino, contro la Juve. Nel brevissimo volgere di 4-5 giorni Sergio Conceiçao, appena sbarcato sul pianeta Milan e ancora alle prese con l'inevitabile ambientamento, può già dare un senso alla sua missione o ritrovarsi nel bel mezzo di una classifica deprimente. Il portoghese non è certo il tipo da rincorrere scuse e nemmeno da spaventarsi dinanzi a questo uno-due allestito dal calendario.
Questa volta deve fare i conti con un altro dei problemi tradito col Cagliari: un solo gol, una traversa scheggiata da Pulisic e tante occasioni sprecate, la più clamorosa da Abraham, che finisce con l'ingigantire l'esigenza di trovare sul calcio-mercato, una soluzione soddisfacente specie dopo la partenza di Okafor per Lipsia. Diventano due, allora, gli argomenti iscritti all'ordine del giorno della bacheca di Milanello: la necessità di procedere a un virtuoso turn-over senza disporre del meglio della rosa a disposizione, l'esigenza assoluta di trovare qualche gol in più rispetto all'attuale produzione, altro sintomo dell'insoddisfazione collettiva. Perché poi per recuperare i troppi punti persi a San Siro (già a quota 8 dopo i quattro pareggi consecutivi con Genoa, Juve, Roma e Cagliari), c'è una sola strada: provare a conquistarli in viaggio dove tra l'altro il precedente successo di Verona (gol di Reijnders, Fonseca sulla panchina, Theo Hernandez in panchina, infortunio muscolare a Leao e debutto di Terracciano da mediano) non costituì un segnale benaugurante né una inversione di tendenza rispetto a precedenti viaggi. Anzi: all'interno di Milanello fu il segnale del definitivo distacco tra gruppo squadra e allenatore.
Inevitabile allora richiedere gli straordinari proprio a gente come Leao e Pulisic e raccomandare alla difesa di cancellare le recenti pessime abitudini (farsi rimontare nel giro di pochi minuti da Roma e Cagliari).
Il Como è un cliente scomodo: nelle ultime due sfide, contro Roma e Lazio, i 4 punti conquistati sono un evidente segnale di salute fisica e psicologica. A centrocampo il nodo da sciogliere è riferito allo stato di salute di Bennacer (contro la Roma e poi contro la Juve a Riad): solo il suo utilizzo può consentire a Conceiçao di far riposare Fofana.
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