Milan, ora serve quella continuità finora mai trovata

Il mercato ha alzato il livello tecnico, c'è chi invoca il 4-2-fantasia, ma occorre equilibrio tattico

Milan, ora serve quella continuità finora mai trovata
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Ve le ricordate le parole di Fonseca dopo il trionfo di Madrid in Champions e prima di viaggiare verso Cagliari? «Sono preoccupato perché questa è una squadra abituata alle montagne russe» disse e fu buon profeta conoscendo il difetto principale del suo gruppo senza essere riuscito in qualche modo a eliminarlo. A Cagliari infatti finì con un deludente 3 a 3, Theo Hernandez sotto accusa per la libertà concessa al suo rivale diretto, Leao due gol più un sigillo di Abraham inutili per incassare i 3 punti. A poche ore dalla sfida di Empoli, per il Milan nel frattempo passato a Conceiçao, si ripropone il solito quesito: riuscirà a dare continuità al derby e al successo in coppa Italia? L'obiezione di scuola è scontata: nel frattempo c'è stato il mercato riparatore di gennaio che ha prodotto un bel po' di entusiasmo nell'ambiente, 5 nuovi arrivi e contro la Roma - risultato non scontato - la qualificazione alla semifinale di coppa. Intanto non è pensabile che il Milan possa schierare insieme il nuovo 4-2-4 fantasia, riedizione di quello ideato ai tempi di Leonardo allenatore - visto che al viaggio di Empoli seguirà il trasferimento in Olanda per l'andata nei play off di Champions contro il Feyenoord. Per capirsi al volo: un minimo di turn-over è indispensabile.

Seconda osservazione: dei nuovi acquisti 4 sono utilizzabili, Bondo, il quinto, è rimasto a Milanello (con Loftus Cheek) per smaltire un infortunio. Il tema di fondo è dunque un altro: far convivere l'inserimento di questa robusta dose di cifra tecnica con l'equilibrio tattico necessario del quale hanno parlato sia Capello che Sacchi. Tradotto: per il Milan giocare con i 4 in attacco (Pulisic-Joao Felix-Gimenez e Leao) è decisione molto ardita che passa attraverso uno stress test per centrocampo e difesa che anche di questi tempi non hanno dato dimostrazione di eccessivo affidamento.

Ecco perché sarà interessante capire come si orienterà Conceiçao anche perché nel frattempo è vero che Gimenez è la stellina del Milan riveduto e corretto ma Abraham è uscito dalla sfida di coppa con una overdose di autostima grazie ai due gol rifilati alla Roma, primo segnale di una vitalità spesso discussa nelle precedenti esibizioni.

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