Il Milan stravince: è in vetta. E ora straordinari per Ibra

Kessie e Saelemaekers (con dedica a Kjaer) a segno Pellegri va ko e Zlatan è l'unica punta fino a Natale

Il Milan stravince: è in vetta. E ora straordinari per Ibra

L'incipit è identico a quello con il Sassuolo, il finale complessivamente diverso. Gol lampo di Kessie (giganteggia cancellando Ribery) e poi sinistro a giro di Saelemaekers, al primo sigillo stagionale con dedica speciale a Kjaer. Vittoria in meno di venti minuti e, complice il regalo dell'Atalanta che espugna il San Paolo, primo posto solitario dopo dieci mesi.

Basta dunque un due a zero contro l'ultima. Perché poi finisce la felice mira del Milan e cominciano gli errori persino elementari sotto porta (in particolare Diaz) moltiplicati da un paio di prodezze di Belec, il portiere dell'arrendevole Salernitana, inerme dinanzi al rivale e al suo successivo dominio teso più a cercare il varco per il terzo gol che a riscaldare i muscoli in vista dell'appuntamento di martedi sera con il Liverpool. Dall'esito del girone di Champions league dipenderà anche la strategia del prossimo mercato di gennaio. Perché ieri il Milan e Pioli sono stati centrati dall'ennesimo incidente muscolare: è capitato al più atteso, Pietro Pellegri, schierato centravanti al culmine di altri tentativi di discutibile riuscita. La sua prova è malinconicamente finita al 15': saltando un avversario e aprendo il compasso delle gambe si è procurato un danno all'adduttore.

Così è saltato anche il terzo attaccante a disposizione dello staff tecnico. Considerati i precedenti del genovese, sarà opportuno restituirlo al Monaco e sostituirlo con un altro elemento di migliore salute e maggiore affidamento. Adesso con Giroud e Rebic ai box, Ibra costituisce l'unica risorsa a disposizione del tecnico. Poiché in casi del genere la necessità aguzza l'ingegno, il tecnico milanista ha sostituito Pellegri con Krunic, falso nueve, e protagonista di una prova niente male. Leao, colpito duro, è rimasto sotto la doccia per evitare peggioramenti.

La Salernitana non è il Sassuolo, anche questa differenza conta ma bisogna aggiungere che il Milan di ieri ha testa, gambe e motivazioni giuste perché non si è mai fermato sul 2-0. Anzi ha cercato di chiudere la sfida e più volte ha sfiorato il bersaglio. Tonali, entrato nel finale, ha scheggiato il palo. Non solo. Ma per la seconda volta chiude con zero gol subiti. A Genova Maignan fu superbo, qui non ha avuto bisogno di alcuna prodezza perché hanno provveduto i suoi sodali a sterilizzare quei rari tentativi della Salernitana. «Saranno i dettagli, le coppe e gli infortuni a decidere» la conclusione del tecnico. Sacrosanto.

38 punti collezionati in 16 partite, per il Milan, sono il miglior fatturato dalla stagione 2003-2004, quella firmata da Ancelotti e conclusa con

lo scudetto numero 17. A valutare le difficoltà e le assenze, si tratta di un vero prodigio. E Pioli persino ieri pomeriggio ha dato prova della sua abilità provvedendo ad alcune strategiche sostituzioni. Da primo posto.

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