Il Milan vende l'anima del Diavolo. Ibra-Thiago, colpo da 170 milioni

Il Psg rilancia per lo svedese e il brasiliano. Cifra choc: ai 65 milioni offerti da Leo si aggiungono gli stipendi risparmiati. Raiola da Zlatan per convincerlo. Se rifiuta Galliani vuole spalmare l'ingaggio

Il Milan vende l'anima del Diavolo. Ibra-Thiago, colpo da 170 milioni

Ricordate i film americani degli anni Novanta sul mondo della finanza? Quelli dove uomini d'affari, impegnati in riunioni fiume, erano soliti ordinare cibo cinese in ufficio? In via Turati Adriano Galliani e Mino Raiola hanno sostituito involtini primavera e spaghetti di soia con sushi e sashimi di salmone. Cambiano i tempi e le mode.
E cambia pure il calcio. Ieri c'era un Milan che primeggiava sul mercato e non vendeva i suoi campioni. Oggi, tra crisi economica, sceicchi e fair play finanziario, le logiche sono diverse. Già, perché nel meeting di quasi quattro ore in sede tra l'ad rossonero e il procuratore di Zlatan Ibrahimovic, si è discusso della cessione della stella svedese, accompagnata a quella di Thiago Silva. Un colloquio serratissimo, tanto che i due hanno pranzato sulla scrivania tra coppe e gagliardetti, senza uscire dalla stanza dei bottoni.

Il Milan si priverebbe di lui di fronte a un'offerta davvero importante. Come quella presentata dal Psg: 65 milioni di euro per lo svedese e il difensore brasiliano. Una cifra giudicata sufficiente da via Turati per i due campioni. Perché i rossoneri ne guadagnerebbero, tra cartellino e ingaggi, circa 170 milioni. Un'enormità, che solo in parte verrebbe reinvestita sul mercato. In difesa si pensa ad Astori (che ha appena detto no ai rubli dello Spartak Mosca), mentre per l'attacco è corsa a tre Dzeko-Tevez-Destro. In più arriverebbe un centrocampista centrale.
Raiola intanto è volato, subito dopo il vertice con Galliani, in Svezia per parlare di persona con Ibrahimovic. L'attaccante non è convinto di accettare la corte del Psg, sebbene si parli di un ingaggio da 12 milioni netti a stagione e lo stesso agente spinga per il trasferimento. Preferirebbe un top club come Real Madrid o Manchester City, che però non hanno bussato alla porta rossonera.
Dovesse dire di no a Leonardo e Ancelotti, Ibra rischierebbe di restare al Milan. Galliani lo sa e ha proposto all'agente un'alternativa che si sposerebbe con le necessità di cassa rossonera: lo svedese rimarrebbe, ma spalmandosi l'ingaggio. Non più due anni di contratto, ma tre con stipendio ribassato. Il problema sarebbe strappare il sì di Raiola. L'intrigo andrà avanti per qualche giorno: la maxi operazione Ibra-Thiago al Psg, se si farà, sarà all'inizio della prossima settimana.

C'è chi il campione lo cede e chi invece lo cerca. La caccia al grande attaccante della Juventus va avanti. Comprare all'estero è complicato, così Marotta sta sondando il mercato interno. Il nome più gettonato è quello di Stevan Jovetic. Di facciata la Fiorentina lo considera incedibile, ma dietro un'offerta da 30 milioni di euro i Della Valle mollerebbero la presa. I bianconeri stanno provando a inserire nell'affare contropartite come Quagliarella e Matri. Il primo non è gradito dalla piazza viola, che l'ha già conosciuto ai tempi della Florentia e della C2. Per il secondo si può negoziare, ma ci vuole pazienza.
La stessa virtù che l'Inter dovrà mettere in campo per i brasiliani Paulinho e Lucas. Piero Ausilio è in missione a San Paolo per i due talenti di Corinthians e San Paolo, ma i tempi non si annunciano brevi. Paulinho costa meno (circa 10 milioni di euro), ma non si è ancora convinto a tornare in Europa dopo la disgraziata esperienza in Polonia da ragazzino. «Preferisco restare», ripete ai media brasiliani. I nerazzurri non si arrendono e intanto seguono gli sviluppi della vicenda Lucas, su cui il San Paolo ha dato segnali di apertura. C'è da limare sul prezzo, fissato tra i 25 e i 30 milioni dal club Tricolor. E soprattutto da battere la concorrenza di Real Madrid e Manchester United.

Affari lontani dalla conclusione, ma anche operazioni definite o quasi. La Sampdoria ha acquistato Maxi Lopez dal Catania. Prestito con diritto di riscatto fissato a 8 milioni, la formula perfezionata da liguri ed etnei. Potrebbe concludersi prima del previsto anche la trattativa per il ritorno di Fabio Borini in Premier. Il Liverpool ha proposto oltre 12 milioni alla Roma, che ne chiede 15. La distanza tra domanda e offerta non è molta, siamo a buon punto.

Poi i Reds cercheranno un'intesa con Marco De Marchi, agente del calciatore, che si è già detto possibilista. Cibo giapponese a Milano, campionissimi in Francia e giocatori italiani in Inghilterra. I tempi sono proprio cambiati.

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