Diavolo Champions

Il Milan vince una partita spettacolare ribaltando il Psg con un super Leao, che zittisce i fischi dopo l'Udinese, e Giroud. Rossoneri fuori dalla crisi e in corsa per gli ottavi

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Nella serata più attesa, il Milan più attraente della stagione si riconcilia con il calcio innanzitutto. Perché offre uno spettacolo indimenticabile. Poi si riconcilia con il suo pubblico, quindi rammenda i conti del girone di Champions centrando il primo successo e salendo a quota 5 reso meno prezioso dal successo del Borussia. Una serata da incorniciare secondo tradizione del club con Leao che oscura Mbappè, Giroud si ritaglia una zuccata decisiva e il monumentale Loftus Cheek dimostra d'essere una pedina essenziale. Il Psg regge per un tempo la sfida poi si affida al talento di Donnarumma per rendere peno pesante il passivo.

Chi ama il calcio si procuri in fretta il filmato del primo tempo di Milan-Psg di ieri sera: è stato uno spettacolo raro da gustare giocata dopo giocata, un attacco dopo l'altro con due squadre pronte a sfidarsi a viso aperto. E anche i più attesi protagonisti impiegano pochi istanti per salire alla ribalta dinanzi agli 80 mila di San Siro, alle stelle (Beckham, Henry, la star Gallagher) della notte che vale oltre 7 milioni di euro (incasso). Comincia Mbappè, gli risponde subito Leao. Per mezz'ora incanta il portoghese, segna e zittisce la curva oltre che le critiche precedenti. Poi tocca a Dembele schiantare la traversa e a Giroud e Pulisic sfiorare il bersaglio grosso in una sequenza che toglie il respiro alle rispettive difese. Pioli torna al suo 4-2-3-1 d'antan con Loftus Cheek che è un carro armato spianando con i suoi cingoli un paio di rivali ma sbagliando la prima palla-gol dopo appena 6 minuti. Il castigo del Psg arriva dall'angolo con Skriniar, proprio lui, l'ex interista, lasciato libero in area dopo la spizzata di un sodale. Tre minuti e Leao riaccende le luci dello stadio: lui avvia, in mezzo a 3, l'azione, lancia l'inglese, Donnarumma respinge la stoccata e il portoghese deve esibirsi in un numero d'acrobazia in rovesciata per fissare l'1 a 1.

Lo spettacolo continua nella seconda frazione e questa volta è il Milan a comandare il gioco, specie a centrocampo così che il 2 a 1 di Giroud con un imperiale stacco e colpo di testa su Skriniar dopo cross di Theo Hernandez è l'approdo quasi scontato e il premio alla superiorità rossonera e al suo gioco tornato frizzante come un champagne doc. Luis Enrique corre ai ripari cambiando mezzo centrocampo e il centravanti. L'affanno del Psg, incapace di replicare in modo efficace, è documentato dal prodigio di Donnarumma nel respingere la punizione di Theo Hernandez dopo l'ora. Per frenare le ripartenze di Leao, il Psg deve riempirsi di cartellini gialli (5 in tutto) come mai capitato in Champions. Quando Rafa esce, per la fatica, gli applausi a scena aperta sono meritati.

Chi lo sostituisce, Okafor, appena entrato, sfiora il 3 a 1 con un sinistro velenoso: Donnarumma questa volta si esalta con una strepitosa deviazione in angolo. La contestazione di San Siro non lo deprime affatto, anzi: un esame superato con la lode.

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