La MotoGP sbarca a Misano questo fine settimana per il primo dei due appuntamenti di settembre, il GP di San Marino e della Riviera di Rimini. Marc Marquez si presenta con il titolo di recordman di vittorie sul circuito intitolato a Marco Simoncelli con quattro successi, contro i 3 di Rossi e Lorenzo. Soprattutto ci arriva reduce da una vittoria da Cannibale al gran premio di Aragon che ha interrotto un digiuno di successi lungo tre anni. Sarà anche un weekend chiarificatore dopo le tensioni di domenica scorsa per l'incidente tra Alex Marquez e Pecco Bagnaia. Anche Jorge Lorenzo ha detto la sua sostenendo che «entrambi non volevano cedere e Pecco non ha calcolato il rischio che questo contatto poteva comportare. Non c'era spazio per due». Dal canto suo Bagnaia è stato molto critico mentre il pilota Gresini è tornato sull'argomento sui social: «Non causerei mai deliberatamente un incidente con un altro pilota e non accetterò mai di essere accusato di questo. La cosa più importante è la conversazione che ho avuto con Pecco e, per me, il caso è chiuso». Il caso è chiuso anche in Casa Gresini. Alla vigilia del Grand Premio di Misano ne abbiamo parlato con Nadia Padovan a capo della squadra dove corrono i fratelli Marquez.
Ancora complimenti per la straordinaria vittoria di Marc ad Aragon, come l'avete vissuta?
«Ci credevamo tutti che potesse arrivare e Marc ci era andato vicino diverse volte. Finalmente è arrivata su una delle sue piste preferite ed è stato un weekend a dir poco perfetto: pole, Sprint e GP!».
Questo 2024 era iniziato con un super team.
«È bellissimo. Siamo una famiglia con un'altra famiglia all'interno. Si respira un clima stupendo».
Cosa è cambiato con l'arrivo di Marc?
«L'attenzione è sempre stata massima anche quando abbiamo avuto altri piloti. Marc ha contribuito con la sua esperienza, ci ha dato consigli. Non solo, con Marc nella squadra sono arrivati sponsor che si sono legati a noi e siamo felici che resteranno anche in futuro perché gli siamo piaciuti».
Il campionato è ancora lungo e Marquez è a -70 punti dal leader Martin. Il titolo è una possibilità?
«Non sarà facile, ma tutto è possibile. Può capitare di tutto in pista e non ci diamo per vinti. Puntiamo a fare delle belle gare e se possibile giocarsi il titolo».
Come vede Marc? Si sta preparando per vincere il Mondiale nel 2025?
«L'approccio di Marc non è cambiato con la firma con Borgo Panigale per il prossimo anno: parte per dare sempre il massimo ogni fine settimana. Adesso ancora di più che ha maggior feeling con la moto».
Come vive la tensione delle corse?
«È sempre alta, così come la paura che si possano fare male. Ci vuole una grande passione».
Aragon è stato un GP dai forti contrasti.
«Da una parte eravamo felicissimi per Marc, dall'altra molto dispiaciuti per Alex. Stava facendo una bellissima gara e a poco giri dalle fine è successo il contatto. Da un possibile podio o un P4 alla caduta. Fortunatamente non si sono fatti male».
Cosa vi siete detti nel box?
«I piloti hanno il loro punto di vista e gli Stewards lo hanno considerato un incidente di gara. È un peccato perché ci sono state così tante polemiche che hanno oscurato la vittoria di Marc dopo un digiuno di oltre due anni».
Ha trovato esagerate le polemiche?
«L'accanimento sui social è stato eccessivo dal momento che gli Stewards non hanno preso misure e noi come i piloti ci siamo chiariti già domenica».
Guardiamo avanti. Cosa si aspetta da Misano?
«Speriamo di fare bene. Marc ha un buon feeling con la moto».
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