Mondiali ed Europei ogni due anni: rivoluzione nel mondo del calcio?

La Fifa vorrebbe introdurre Mondiali ed Europei rivoluzionando l'intero movimento calcistico e ridisegnando i calendari nazionali ma la Uefa dice no: lo scontro è appena iniziato

Mondiali ed Europei ogni due anni: rivoluzione nel mondo del calcio?

Il tentativo di creare la Superlega non è andato in porto, la riforma della nuova Champions League si ma qui si tratterebbe di un cambiamento ben più consistente: Mondiali ed Europei di calcio ogni due anni così come gli altri tornei continentali come Coppa d'Africa e Coppa America. La Fifa, massimo organo calcistico, vuole una rivoluzione totale che darebbe molto più spazio alle nazionali e costringerebbe a rivedere i calendari dei campionati dei club.

Si decide a maggio 2022

Uno dei registi di questo grande e complesso marchingegno è Arsène Wenger, ex storico mister dell'Arsenal e oggi responsabile dello sviluppo mondiale del calcio per la Fifa. In un'intervista al quotidiano francese L'Équipe ha rilanciato il piano che potrebbe essere approvato il prossimo mese di maggio se tutti i tasselli andranno al posto giusto: è già iniziato uno studio di fattibilità del progetto ed entro ottobre saranno formate le commissioni di valutazione; dopodiché, l'obiettivo è portare la questione in discussione al congresso della Fifa a maggio e magari approvarlo subito. I dettagli calcistici, per il momento, sono pochi ma mondiali ed europei potrebbero essere ancora più competitivi e durare 5-6 settimane. Tutto questo perché? Domanda retorica inutile: più eventi, più pubblico, sponsor felici e tanti soldi per il movimento e le federazioni.

Le tappe della rivoluzione

Se comunque fino al 2026, anno dei mondiali itineranti tra Usa, Canada e Messico, tutto rimarrà com'è adesso anche, la Fifa pensa già a come rivoluzionare l'intero calendario in funzione dei nuovi appuntamenti: stagione sportiva su 10 mesi, uno di vacanze e uno di preparazione. I campionati prenderebbero il via tra agosto e settembre, poi a ottobre (e marzo?) le due grandi finestre per le nazionali, a gennaio un Mondiale per club a 24 squadre e in estate Mondiali o Europei. Un calendario così intenso non si è mai visto. Come riporta Repubblica, in questo modo, per campionati nazionali e coppe europee resterebbero appena 53 date, 10 in meno rispetto alla stagione attuale.

Fifa-Uefa, è scontro

Ovviamente, l'altro grande organo internazionale, l'Uefa, è sul piede di guerra. Il presidente Aleksander Ceferin è preoccupato per i piani della Fifa di organizzare i mondiali ogni due anni ed è stizzito dalla mancanza di consultazione da parte del presidente Gianni Infantino. Lo si apprende da una lettera dello stesso Ceferin, in cui ha sostenuto le preoccupazioni "estremamente valide e importanti" sui potenziali danni causati alle competizioni nazionali e continentali dal raddoppio della frequenza dei Mondiali. "La Uefa e le sue Federazioni nazionali hanno serie riserve e gravi preoccupazioni riguardo ai rapporti sui piani della Fifa", ha scritto all'Associated Press Ronan Evain, direttore esecutivo della Football Supporters Europe. "Ma ti garantisco - assicura Ceferin - che la Uefa sta con voi e con i tifosi su questo tema. Dobbiamo lavorare insieme per difendere gli interessi del calcio e consolidare la posizione dei tifosi in quanto stakeholders fondamentali". L'impatto che questa riforma avrebbe sull'intera organizzazione del sistema calcio sarebbe importante, ecco perché "c'è un diffuso stupore legato al fatto che la Fifa sembri lanciare una campagna di pubbliche relazioni per spingere la sua proposta sebbene non sia stata ancora presentata a confederazioni, Federazioni, leghe, club, giocatori, allenatori e al resto della comunità calcistica", conclude il numero 1 Uefa. La risposta della Fifa, però, non si è fatta attendere. "Non ci sono obiettivi predeterminati e la Fifa ha una mente aperta alla ricerca di soluzioni migliori per il bene comune del gioco", in risposta alle affermazioni di Ceferin.

Nazionali e club, cosa potrebbe cambiare

La rivoluzione Fifa costringerebbe l'Uefa a ripensare le soste per le nazionali: le prime ipotesi indicano che la Nations League potrebbe salvarsi sostituendo le qualificazioni e le 4 finaliste dell'Europeo potrebbero avere accesso diretto al Mondiale successivo. Soltanto su una cosa Uefa e Fifa sono d'accordo: servono campionati nazionali a 18 squadre, un giorno magari con un numero ancora più basso.

In questo senso, però, c'è l'opposizione rigidissima delle Leghe che non vogliono rinunciare alle 20 squadre, dalla Premier alla Serie A. "Non sanno più cosa inventarsi", obietta Javier Tebas, numero 1 della Liga. Insomma, i soliti giochi di potere del mondo del calcio: chi vincerà questa sfida, Fifa o Uefa?

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