"È vergognoso che non gli sia stato tributato un minuto di raccoglimento su tutti i campi della Serie A, c'è grande amarezza" ha dichiarato Claudio Gentile, arrivando alla cerimonia funebre di Pietro Anastasi, scomparso dopo aver combattuto contro la Sla.
Vecchi amici ed ex compagni di squadra ma anche tanta gente comune per l'ultimo saluto ad Anastasi. Centinaia di persone si sono ritrovate nella basilica di San Vittore a Varese dove si sono celebrati i funerali dell'ex attaccante della Juventus e della Nazionale italiana, scomparso venerdì sera a 71 anni. Alla cerimonia c'erano anche gli ex compagni di squadra bianconeri Roberto Bettega, Claudio Gentile e Fabio Capello. Per l'Inter invece Lele Oriali, che condivise con lui le esperienze in nerazzurro e in Nazionale e Beppe Marotta, di casa a Varese dove Pietruzzo scelse di vivere, dopo aver mosso i primi passi della sua carriera.
Il dirigente dell'Inter lo ha ricordato così: "Il valore della memoria di Pietro Anastasi è molto forte, da tifosi ci ha regalato emozioni in quell'unico Europeo vinto dall'Italia nel 1968. Anastasi ha creato la nobiltà dell'essere meridionale". "Era impossibile non volergli bene, era un simbolo di tutti ed un grande amico. Voglio ricordarlo con un sorriso" ha dichiarato invece Lele Oriali che poi ha aggiunto: "È stato un onore poter giocare con lui e poterlo frequentare. Aveva tanti valori umani, era un grande giocatore".
Parole intrise di commozione per Roberto Bettega, compagno di un tandem d'attacco formidabile: "È stato il mio compagno di camera, riusciva a darmi tranquillità per affrontare una sfida dura. È stato l'uomo simbolo degli anni '70, era un mondo diverso, non paragonabile a quello di oggi. Era un grande uomo. Il mio gol di tacco? Il cross era di Anastasi, ricordo bene. Era una persona che ti incitava e ti instradava, è stato davvero importante nella mia vita, come uomo e come amico. Niente minuto di silenzio? Non sono domande da porre me, il mio minuto di silenzio è iniziato venerdì alle 11 quando sono stato informato della sua scomparsa".
Non riesce a nascondere la rabbia invece Claudio Gentile. L'ex roccioso difensore della Juve, arrivato ai funerali, tuona contro la Federazione per il mancato minuto di silenzio: ''Sono molto arrabbiato, è una cosa vergognosa. Uno come lui, con quello che ha fatto anche con l’Europeo doveva essere riconosciuto a livello totale. Però, in Italia non si rispettano persone che fanno anche cose importanti. Non posso dare consigli a nessuno, sarà la loro coscienza a darli. Se un giocatore come lui non viene riconosciuto è una cosa gravissima''.
Solamente Juventus e Inter hanno infatti ricordato il campione d'Europa del 1968 con un
minuto di raccoglimento prima delle rispettive partite di campionato mentre la Figc dovrebbe ricordare Anastasi, nei prossimi impegni della Nazionale. Decisamente troppo poco per uno dei grandi del calcio italiano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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