La gara ha regalato scintille fin dalla partenza, con Lorenzo che, partito dalla terza posizione, ha bruciato Dovizioso e Marquez, prendendosi la testa della corsa. Ancora meglio ha però fatto Espargaro, che è balzato dall'ottava alla terza piazza, mentre pessima è stata la partenza di Dovizioso, con il ducatista quarto davanti a Valentino Rossi. Tuttavia, nel corso del primo giro, il pilota Ducati è riuscito a scavalcare il pilota della Yamaha, portandosi in terza posizione, subito imitato da Rossi, che ha superato anch'egli il compagno di squadra, prendendosi così la quarta posizione.
Dopo un primo giro scoppiettante, nel secondo giro il sorpasso di Pedrosa ai danni di un Espargaro apparso in difficoltà e il duo Lorenzo-Marquez che non riuscendo a scappar via ha fatto riavvicinare Dovizioso e Rossi, i quali hanno dato vita ad un bel duello tra il quinto e il sesto giro, conclusosi con sorpasso del pilota della Yamaha, che si è così posizionato terzo dietro il duo di testa. Tra il settimo e l'ottavo giro Dovizioso ha dovuto battagliare anche con Pedrosa e pur chiudendo i varchi in tutti i modi, alla fine ha dovuto cedere il passo anche all'altro Spagnolo della Honda, che quindi si è lanciato all'inseguimento del treno di testa. L'inseguimento, mentre Marquez e Lorenzo provavano a fare il vuoto, si è concretizzato tra il nono e il decimo giro, quando Pedrosa ha raggiunto il Pesarese e lo ha passato, regalandosi così la terza posizione.
Nel corso dell'undicesimo giro da registrare il primo ritiro della gara, toccato a Bradley Smith. Poco dopo aver superato metà gara, Rossi ha ritrovato la terza posizione, sfruttando al meglio un errore di Pedrosa, che al tredicesimo giro si è ritrovato addirittura quinto, sopravanzato da un redivivo Dovizioso. Nel corso del giro successivo, dopo una lunga fase di studio, Marquez ha lanciato l'attacco a Lorenzo e si è preso la testa della corsa con un sorpasso da urlo. Gioia durata, però, lo spazio di tre giri, perchè al sedicesimo il pilota Yamaha ha approfittato di un errore (si, anche i marziani sbagliano) del connazionale e si è riportato davanti. A questo punto, visto anche che i piloti dietro non sono riusciti a tenere il ritmo indiavolato di Marquez e Lorenzo, è stato chiaro a tutti che la sfida per la vittoria in questo GP d'Inghilterra sarebbe stata una questione tutta spagnola. Al diciottesimo giro c'è stato un vero e proprio duello rusticano tra i due, con le moto che si sono addirittura toccate, ma Marquez è riuscito a mettere dietro il pilota della Yamaha, che però gli è rimasto incollato, dimostrando una ferocia agonistica notevole. Mentre i due iberici davano vita ad un ultimo giro mozzafiato, dietro c'è stato il sorpasso di Pedrosa (alla fine quarto) ai danni del ducatista Dovizioso e la caduta di Bautista.
Alla fine l'ha spuntata il solito Marquez, con un determinatissimo Lorenzo splendido secondo e Rossi ottimo terzo. Marquez (undicesima vittoria su dodici gare per lui) ha il Mondiale in tasca, ma le Yamaha potranno dire la loro per il secondo posto e la Ducati si è confermata in grande crescita.
Ordine d'arrivo
1. Marc Marquez (Spain) Honda
2. Jorge Lorenzo (Spain) Yamaha
3. Valentino Rossi (Italy) Yamaha
4. Dani Pedrosa (Spain) Honda
5. Andrea Dovizioso (Italy) Ducati
6. Pol Espargaro (Spain) Yamaha
7. Stefan Bradl (Germany) Honda
8. Andrea Iannone (Italy) Ducati
9. Aleix Espargaro (Spain) Yamaha
10. Scott Redding (Britain) Honda
11. Yonny Hernandez (Colombia) Ducati
12. Cal Crutchlow (Britain) Ducati
13. Karel Abraham (Czech Republic) Honda
14. Hiroshi Aoyama (Japan) Honda
15. Alex de Angelis (San Marino) Yamaha"
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