Mourinho, da Special One a... il Grande Illusionista

Ha riempito l'Olimpico, domato Zaniolo e ora la Roma è l'unico club italiano in Europa (semifinale di Conference League)

Mourinho, da Special One a... il Grande Illusionista

The illusionist man, magari gli piacerà meno, ma ci sta, prima ha riempito l'Olimpico poi ha messo tutti in fila, si accettano complimenti: Eh sì, adesso la bandiera dell'Italia la tengo in mano io, cioè noi.

Nel dopopartita sembrava quasi imbarazzato, quasi vergognoso, mai visto prima, un'altra faccia e un altro accento, perfino più capelli bianchi in testa, risposte a modo e non se ne voleva più andare: Prego prego altre domande?

Josè in Europa ci sa fare, sarà anche quella minore ma di più proprio non gli si poteva chiedere, quasi un miracolo, gli sono volute quattro partite contro il modesto Bodo prima di batterlo ma poi ha compiuto l'opera, Zaniolo ricostruito e risorto: L'ho nascosto perché si parla troppo di lui, ha bisogno di essere lasciato in pace, oggi è qui con noi e in futuro sarà sempre in prima pagina perché è un calciatore fantastico. Leggo da tutte le parti che è sul mercato e la Roma lo vende, bisognerebbe avere più rispetto, lui è un patrimonio della Roma ma anche del calcio italiano. È bastato mettere piede in semifinale e Josè riempie, questa Roma rimane poco, non resta che illuderla, ma non diteglielo perché cambia subito lineamenti e risponde che la squadra gioca un bellissimo calcio, è sempre stata superiore ai norvegesi anche quando ne ha presi sei e l'incredibile è che la gente ci stracrede: Giocare bene e vincere è perfetto, anzi è fantastico, non volevo umiliare i nostri avversari, aveva solo chiesto la semifinale e ci siamo arrivati.

Magari adesso a Roma pensano che quest'anno è andata così, ma l'hanno prossimo bisogna fare i conti con loro e già lunedì al Maradona faranno un altro pieno perché con Josè niente è impossibile: Loro vogliono lo scudetto, noi il quinto posto. Una cosa alla volta, prima la Conference, poi l'Europa League e quindi la Champions. Lui ci sguazza in Champions e ha già la lista degli acquisti, ma il passato è passato, non è più il Mourinho di qualche anno fa, la sua metà buona ora bisticcia con la nuova realtà, non è più l'allenatore che andava dal presidente, si metteva davanti alla scrivania, non si sedeva, gettava la lista degli acquisti sul tavolo e se ne andava. Gli americani vogliono fare cassa e vendere Zaniolo porta almeno 60 milioni, lui ha chiesto un difensore e poi un centrocampista perchè Veretout non gli garba, ha fatto il nome di Raspadori, i proprietari hanno voltato la faccia.

Ma per 8 milioni secchi all'anno si resta in cesta, queste non sono illusioni, sono soldi. È la vera battaglia di Josè, intortare gli yankee non sarà semplice, ma se entra in Europa League e centra una finale di Conference

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