Solitamente il talento supportava il suo tennis, stavolta il suo tennis ha supportato il talento. Lorenzo Musetti ce l'ha fatta, in una partita durata 2 ore e 56 minuti di gioco ha piegato il n.1 del mondo Novak Djokovic con il punteggio di 4-6 7-5 6-4, match valido per gli ottavi di finale del Masters 1000 di Monte Carlo.
Sulla terra rossa del Principato, il carrarino ha realizzato il suo capolavoro in un confronto dai contenuti difficilmente descrivibili. Sicuramente non era il miglior Djokovic, molto falloso e condizionato probabilmente da un problema alla coscia sinistra, ma era sempre Nole, non certo disposto a farsi battere dal giovane italiano. Dopo che negli ottavi del Roland Garros 2021 a Parigi Musetti era stato costretto a subire la rimonta del serbo, è arrivata la vendetta sportiva in una giornata folle come questa partita, con vento e pioggia a interrompere il gioco all'inizio del terzo parziale. Un match dai connotati epici in cui Lorenzo, dopo un periodo molto difficile, è riuscito a scacciare i demoni che lo avevano assillato nel corso di questa prima fase del 2023. Il suo è un tennis tanto creativo quanto difficile da mettere insieme. Serve quella scintilla per accendersi e contro Djokovic si è vista perché altrimenti la storia sarebbe stata diversa. A conti fatti, Musetti è l'ottavo italiano della storia a battere un numero uno del mondo, prima di lui c'erano riusciti Corrado Barazzutti contro Ilie Nastase nel 1974, Adriano Panatta due volte a segno contro Jimmy Connors nel 1975 e nel 1977, Gianluca Pozzi nel 2000 contro Andre Agassi, Filippo Volandri contro "Sua Maestà" Roger Federer nel 2007, Fabio Fognini contro Andy Murray nel 2017, Lorenzo Sonego proprio contro Nole nel 2021 a Vienna e Jannik Sinner quest'anno a Miami contro Carlos Alcaraz.
Per questo, per la prima volta, l'Italia può vantare due vittorie contro un n.1 Atp negli ultimi due Masters 1000 disputati e, ironia della sorte, oggi ci sarà il derby tra Lorenzo e Jannik nei quarti di Monte Carlo.
Sinner, ieri, era stato costretto ad annullare un match-point al polacco Hubert Hurkacz (n.13), sconfitto 3-6 7-6 6-1. Un confronto di stili che fa sorridere il Bel Paese, compensando l'amarezza del ritiro di Matteo Berrettini per l'ennesimo problema agli addominali.
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