Napoli e la paura di buttare una stagione ancor prima che cominci

Nonostante gli sforzi di Benitez, già alla vigilia, di sganciare dal risultato di Bilbao il futuro del suo Napoli, è innegabile che l'eliminazione di mercoledì rappresenti un brusco stop alla crescita azzurra

Stop ai progetti di De Laurentiis dopo la batosta di Bilbao?
Stop ai progetti di De Laurentiis dopo la batosta di Bilbao?

La sconfitta patita a Bilbao ha portato non solo alla precoce eliminazione dalla massima competizione continentale, ma danni economici ingenti per la società partenopea, l'appannamento dell'immagine di Benitez come allenatore vincente a livello internazionale e l'impossibilità per top-player come Higuain e ottimi elementi come Callejon e Mertens di mettersi in mostra nell'Europa che conta. Tuttavia i più tristi sono sicuramente i supporter partenopei, i quali si attendevano un avvio d'annata totalmente differente da quel che si è invece concretizzato. Il rischio concreto che corre la squadra e con essa l'ambiente è che questa sconfitta vada ad incidere in modo fortemente negativo sul resto della stagione.

Le avvisaglie del malcontento dei tifosi già si erano avute durante il mercato estivo e ora sono esplose in maniera fragorosa. Basta farsi un giro sui social network per capire che il processo alla società e non solo è già partito. Alla dirigenza si rimprovera un mercato poverissimo, individuato come la causa prima del fallimento europeo, mentre a Benitez vengono contestate le scelte tecniche effettuate per questo doppio confronto: molti tifosi e con essi la critica non capiscono il senso di far giocare titolare Gargano, giocatore che ha passato in prestito gli ultimi due anni, e tenere in panca gente come Inler e in tribuna uno come Dzemaili che, sebbene partente, poteva comunque dare il suo contributo alla causa. Dalle critiche dei tifosi non si sono salvati nemmeno i giocatori che sono scesi in campo in Spagna: la tifoseria non perdonerà facilmente gli orrori difensivi che hanno spianato la strada agli avversari. Tutto fa pensare che il processo a tutte le componenti della società andrà avanti anche nelle prossime settimane.

Intanto domani si saprà che squadre il Napoli dovrà affrontare in Europa League, una competizione snobbata dal Presidente e di scarso interesse anche per squadra e tifoseria. Persa la massima competizione europea, l'obiettivo principe diventa quindi lo scudetto, ma i presupposti sono tutt'altro che beneauguranti. La società dovrà cercare, con un budget economico di molto inferiore a quanto preventivato (si faceva affidamento sul passaggio del turno) di rinforzare la squadra, anche se i nomi che sono in ballo, uno per reparto, non scaldano l'ambiente, visto che il tanto sospirato "top-player" non arriverà. E siccome, come si suol dire "piove sul bagnato", Benitez dovrà affrontare l'avvio del campionato senza l'algerino Ghoulam, che si è fratturato un braccio nella notte da incubo vissuta ieri.

Insomma, a 72 ore dall'esordio in campionato, sul difficile e storicamente

ostico campo del Genoa, l'ambiente rischia di trasformarsi in una bomba ad orologeria. E'probabilmente anche per questo che la società ha imposto il silenzio stampa, anche se il malumore di Callejon ed Higuain è trapelato.

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