Napoli, il ringhio di Gattuso: "Toglietevi quella paura"

Allenamento straordinario di domenica mattina. Il tecnico deve rivitalizzare una squadra depressa

Napoli, il ringhio di Gattuso: "Toglietevi quella paura"

Napoli Allenamento anche domenica mattina. In campo dodici ore dopo la figuraccia, una seduta di lavoro in un primo tempo non prevista. Nessuno ha fiatato ovviamente, i Masaniello sono tornati agnellini: Ringhio ha voluto guardare in faccia i calciatori, parlare, confrontarsi, spiegare, analizzare, valutare. Nessuno se l'aspettava un esordio così choccante: passi il risultato ma non la prestazione, con il Parma è stato il peggior Napoli dell'anno per un'ora abbondante.

«Toglietevi quella paura dalla faccia» ha urlato l'allenatore. Lo fa spesso, non gli è piaciuto nemmeno l'atteggiamento post-sconfitta: sguardo basso rivolto verso il pavimento dello spogliatoio, nessun proclama di vendetta sportiva, nessun proposito di vittoria, nessun incoraggiamento. Questo Napoli ha smarrito la propria anima, alla ricerca perenne di un equilibrio in campo e fuori, che non poteva trovare aggrappandosi a giocatori di scarsa personalità. Servono leader, quelli che uno alla volta sono scappati via: Reina, Hamsik, Albiol. Gattuso lo ha capito, se n'era già fatto un'idea parziale, lo aveva detto ai giornalisti, lo ha confessato in modo preoccupato anche al presidente. De Laurentiis ha provato a rendere l'atmosfera meno pesante sabato sera: a cena con l'allenatore per strappargli un po' di ottimismo. Niente da fare, si sa come è fatto Ringhio: «Il problema è nella testa». Lo ha ammesso e sa perfettamente di essersi appena immerso in un mare agitato dalla tempesta: non sarà facile uscirne. Meglio mettere da parte i proclami, alla faccia del quarto posto promesso in sede di presentazione ufficiale: «La testa va tenuta bassa solo quando c'è da pedalare. Pensiamo prima a tirarci fuori dai guai».

Il mister è un praticone, non gli piacciono l'apatia e il finto ottimismo, da metà classifica alle zone calde il passo è breve e rischioso. Ha toccato con mano gli eccessi di Napoli: dalla passione alla contestazione, squadra fischiata e il suo capitano Insigne un caso spinoso da risolvere in fretta mentre Koulibaly, distrazione muscolare di primo grado alla coscia destra, rientrerà dopo la sosta.

A chi rinfaccia le prestazioni da incubo di alcuni big sostenendo che stiano incrociando le gambe, ha risposto Milik, il primo alleato di Ringhio: «Restiamo uniti, in silenzio e a lavorare». È lunga la strada che porta fuori al tunnel.

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