Storie di padre e figli, storie di Champions. Il Cholo stenta a Madrid, sponda Atletico (fuori dalla Champions con un rigore sbagliato dato via Var dopo il fischio finale!), il Cholito esplode a Fuorigrotta. Doppietta in cinque minuti all'alba del match, basta e avanza per regalare al Napoli la quinta vittoria di fila in Europa, la numero dodici consecutiva aggiungendoci pure il campionato. Con tanto di qualificazione agli ottavi già in tasca da due settimane, il primo posto si deciderà in casa del Liverpool: d'accordo, niente di che questi Rangers, Spalletti e i suoi successi sembrano non fare più notizia, resta però la sensazione di una squadra inarrestabile anche nella serata in cui l'allenatore attinge a piene mani dal turnover. Sei facce nuove rispetto all'Olimpico non cambiano la sostanza: gli azzurri continuano a vincere e a divertire.
La fotografia è proprio il Cholito: acquistato per essere la riserva di Osimhen, si è cucito addosso il vestito del panchinaro felice. Poteva un argentino non sposare la causa nella terra di Maradona? Sempre pronto, sempre disponibile, sempre coinvolto: sei reti finora, quattro in Champions e due in campionato, ieri prima di destro e poi di testa. Con due azioni che hanno svelato subito la chiave del match, ovvero la superiorità dei partenopei sulle due fasce laterali: Di Lorenzo da una parte e Mario Rui dall'altro hanno fatto la differenza creando superiorità dal centrocampo in su. L'intuizione del primo è stata raccolta da Simeone, abile a scattare sul filo del fuorigioco e a infilare il portiere scozzese in uscita, l'assist del portoghese ha evidenziato le lacune difensive avversarie ed esaltato l'opportunismo del centravanti argentino: doppio vantaggio dopo un quarto d'ora e c'è anche una traversa colpita da Ndombele.
Su ritmi più bassi la ripresa, gli ospiti hanno pressato di più per togliere il possesso palla al centrocampo partenopeo, come al solito guidato da Lobotka, ieri ben supportato da Ndombele.
Il Napoli ha aspettato, i Rangers hanno provato a fare la gara, infrangendosi puntualmente contro il muro eretto da un sempre più convincente Kim. Gli strappi più convincenti li hanno determinati Simeone e Raspadori ma anche Mario Rui e Lozano senza centrare il bersaglio. Il tris è opera invece di Ostigard e se segna anche l'ultimo arrivato...
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