Nella notte che potrebbe far entrare lui e il Napoli nella leggenda, Walter Mazzarri non dovrà nascondersi in qualche tribunetta di Stamford Bridge o studiare un trucco alla Mourinho (sanzionato dall’Uefa quando era proprio alla guida del Chelsea, il portoghese si infilò nel cesto della biancheria nello spogliatoio dove rimase per tutta la partita).
Grazie all’ottimo lavoro svolto dall’avvocato Grassani, il tecnico azzurro potrà sedere in panchina: il Tas ha infatti «congelato» il secondo turno di squalifica in attesa di esprimersi sul ricorso del Napoli. «Sono felice di essere vicino ai miei ragazzi in questa serata storica, tra me e loro c’è un feeling particolare», così Mazzarri che potrà contare sullo zoccolo duro della squadra che non ha mai tradito nelle partite stagionali con le big in Italia e in Europa. La formazione è una filastrocca che fa rima con affidabilità. «Ormai siamo diventati la rivelazione a livello europeo, abituati a stupire e a fare cose straordinarie, ma non sarà facile», sottolinea il tecnico che «esorcizza» l’ennesima sfida tra Davide e Golia. Che potrebbe sancire la prima volta senza inglesi nei quarti di Champions dopo 15 anni.
La partita con il Chelsea cade nel miglior momento del Napoli: sei vittorie di fila, 17 gol all’attivo e 5 al passivo (con i tre subiti dal Cagliari a partita chiusa). De Sanctis, che stasera giocherà nell’unico stadio londinese che non aveva calcato, è pronto a blindare la porta; il «roccioso» trio di difensori vuole mettere il bavaglio a Drogba, mister 100 gol con il Chelsea, al trottolino Mata (incubo all’andata) e al concreto Sturridge.
Ma è chiaro che i riflettori saranno ancora puntati sui tre tenori dell’attacco (e con in panchina l’amuleto Pandev, vittorioso a Stamford Bridge con l’Inter nel 2010) capaci di garantire già 43 reti in questa stagione. Cavani, che festeggerà la 200ª partita in Italia, ha un buon ruolino con le inglesi: 3 gol al City, uno ai Blues. Lavezzi si è sbloccato in Europa proprio nella sfida di andata con gli inglesi, ma un anno e mezzo fa fece gol ad Anfield Road con il Liverpool.
Il Matador e il Pocho sono da tempo appetiti dalle grandi squadre della Premier. «Se qualcuno è così folle da mettere cento milioni di sterline sul piatto, si accomodi pure, ne potremo parlare...», la provocazione del patron azzurro De Laurentiis. «Il calcio inglese è affascinante, l’abbiamo già visto a Manchester - dice la punta uruguagia - ma io penso solo a giocare questa partita, bellissima da vivere ma nella quale è vietato distrarsi, pensiamo costantemente ad Arsenal-Milan. Ma con un Pocho così è tutto più facile, a Londra possiamo fare la storia. E io spero di lasciare un segno a Napoli come Maradona e Careca».
Se De Laurentiis ha studiato l’impianto di Stamford Bridge (e oggi sarà all’Emirates) per focalizzare il progetto di un nuovo stadio a Napoli, la squadra si concentra sull’avversario. Dopo l’esonero di Villas Boas e la promozione di Roberto Di Matteo (in carriera un gol al Napoli nel 1996 con la maglia della Lazio) il Chelsea ha ripreso la sua marcia. Quest’anno Stamford Bridge è stato tabù per chiunque: tre successi dei Blues, 10 gol segnati e porta di Cech inviolata. Il Napoli, però, ha sempre segnato nelle sette partite di Champions finora disputate. A preoccupare Mazzarri, più che la statistica, è proprio l’avvicendamento sulla panchina degli inglesi: «Qualcosa è cambiato, hanno vinto due volte su due e i successi danno morale. Ma noi abbiamo le nostre certezze e dobbiamo metterle in campo cercando di fare risultato e senza pensare ai 2 gol di vantaggio. Se stiamo bene, possiamo anche schiacciare gli avversari».
Che il Napoli sia una fede lo dimostra l’iniziativa del cardinale Sepe, grande tifoso dei partenopei: oggi anticiperà dalla 20 alle 19 la «Lectio Divina» nella parrocchia di San Ciro a Portici per non perdersi nemmeno un minuto della sfida di Londra. Dove ieri sono sbarcati 5.000 napoletani, dei quali solo i 2.
700 in possesso del biglietto del settore ospiti (l’east stand-away supporters) potranno seguire il match allo stadio. Gli altri dovranno accontentarsi dei pub inglesi e dei ristoranti che hanno già programmato dei turni speciali: ai supporters azzurri tavoli riservati dalle 19.30.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.