Wnba, la denuncia choc di Candice Wiggins: "Io, bullizzata perché etero"

Oltre 8 anni nella Wnba, le lega femminile della Nba; una carriera di successi, costellata però da molestie e offese dovute alla sua eterosessualità. Così al suo ritiro Candice Wiggins ha denunciato tutto

Wnba, la denuncia choc di Candice Wiggins: "Io, bullizzata perché etero"

Ora essere eterosessuali è un problema. Almeno nella Wnba, la lega femminile della Nba, la National Basket Association. O almeno è quanto denuncia Candice Wiggins, 30 anni, per oltre 8 giocatrice professionista del parquet americano.

La denuncia dopo l'addio

La Wiggins si è ritirata lo scorso marzo a trent'anni. Non per l'età, piuttosto per quel mondo "composto al 98% da donne omosessuali". Stanca delle molestie e delle offese delle colleghe che la vedevano "diversa", in quella "cultura dominante molto conformista, che per me era diventata tossica. Il mio spirito e la mia voglia di giocare sono stati spezzati". La giocatrice inoltre ha spiegato che le colleghe "a forza di confrontarsi con gli uomini, finiscono per comportarsi come loro".

I successi, le vittorie sudate con le altre giocatrici "nulla ha corrisposto ai miei sogni - ha ammeso al San Diego Union Tribune la Wiggins, che prima del professionismo è stata una stella della Stanford University - anzi tutto il contrario. Il messaggio che ricevevo era 'noi sappiamo chi sei e tu devi sapere che non ci piaci'". Il primo anno da professionista fu un vero choc, sia per colpa delle avversarie, sia per le compagne che portavano la sua stessa casacca: "C'è molta gelosia. In vita mia non mi sono mai sentita insultare così spesso. Cercavano di farmi male in ogni modo". Un'esperienza dura e cruda, sottolineata dalla differenza di comportamento che c'è tra la Wnba e le altre leghe in cui ha militato (Spagna, Turchia, Israele e Grecia). La giocatrice ha però ammesso che giocare nella lega america "mi ha resa più forte. Non ho nemici nella vita".

La protesta contro la Wiggins

La Wiggins, dopo la denuncia, ha definito il suo gesto non "un atto di coraggio" ma ha sottilineato che "sarebbe stato vile da parte mia tacere". Chiaramente la sua dichiarazione ha infiammato gli animi, creando una protesta contro di lei. Imani Boyette, dei Chicago Sky, ha scritto sul proprio sito: "Gettare fango su un'intero campionato, voltando le spalle al mondo nel quale hai costruito la tua carriera. Mi hai fatto male".

Dello stesso parere Monique Currie, giocatrice di San Antonio: "In 11 stagioni mai sperimentato episodi di bullismo". Un parte però ha appoggiato la Wiggins con atti pubblici di solidarietà, come riportato da RaiNews.

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