C'è aria pesante a Torino. Non è il clima che preannuncia pioggia e frescura sulla città, c'è uno strano vento maligno che circola attorno alla Continassa, sito della Juventus, club e squadra assieme. Le immagini che riguardano il festino al quale ha partecipato Pavel Nedved, altri fotogrammi che sembrano (il personaggio è di spalle) riguardare l'ex pallone d'oro, barcollante in una strada deserta di Torino, stanno provocando rumori, voci di corridoio fastidiose. L'affaire Pogba ha aggiunto gas tossico, le minacce di una gang che avrebbe raggiunto la sede juventina cercando di entrare in contatto con il francese con un tentativo di estorsione, non agevolano il lavoro di filtro del club che già deve fare i conti, in tutti i sensi, con gli affanni del bilancio, le ultime operazioni di mercato e lo stato di salute tecnica della squadra, instabile nelle prestazioni e nei risultati. I curvaioli dei social sono in piena azione nei confronti di Nedved la cui posizione era stata già criticata per i plateali e isterici atteggiamenti, in tribuna e a bordo campo.
Il ruolo di vicepresidente di una società quotata in borsa e dalla tradizione storica esclusiva bianconera, imporrebbe un self control anche nel privato, zona nella quale sono ormai saltate tutte le marcature di sicurezza non soltanto nel campo dello sport. Nedved sta attraversando, per motivi personali, un periodo molto delicato che non può giustificare eventuali comportamenti bizzarri, l'amicizia, forte e sincera, che lo lega al presidente Agnelli, è la sua carta di credito gold che non potrà essere stracciata, resta tuttavia l'impressione di un uomo solo, un ex campione irreprensibile dal punto di vista professionale e poi vittima del proprio carattere sanguigno e ribelle.
Tutto ciò che riguarda Juventus è puntualmente oggetto di scandalo, si tratti di doping, intercettazioni, arbitraggi, esami universitari fasulli, bilanci opachi, qualunque respiro juventino diventa turbine, lo sanno a Torino ma non si può nemmeno del tutto escludere che all'interno dello stesso sistema bianconero siano in atto correnti contrarie come già avvenuto in passato nei confronti dei dirigenti massimi. È la legge dell'usa e getta, di memoria fiattino-sabauda, basta consultare gli archivi e visitare il museo juventino per rendersi conto di come non abbiamo trovato posto, dunque memoria, alcuni personaggi della storia recente.
Pavel Nedved ieri ha partecipato alla presentazione di Milik e si è fatto fotografare assieme al polacco.
Pavel non ha commesso alcun reato, non è responsabile di atti criminali ma il ventilatore sputa ogni tipo di sostanza contro di lui e così sarà nelle prossime trasferte che la Juventus affronterà, cominciando già sabato nella mite Firenze. Oggi Pavel Nedved compie 50 anni. Sono sicuro che li festeggerà. Si attendono altri filmati.
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