Nel derby Sinner-Musetti non c'è stata partita. E ora Jannik può sognare

Lorenzo battuto 6-2, 6-2. Per l'altoatesino oggi la semifinale contro Rune che ha sconfitto Medvedev

Nel derby Sinner-Musetti non c'è stata partita. E ora Jannik può sognare

Era l'8 maggio del 2019 e sulla terra rossa del Foro Italico due giovanissimi, dai pensieri ambiziosi, si sfidavano. I loro nomi erano quelli di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti: il primo dai chiari tratti nordici e il secondo dalle classiche fattezze mediterranee. Due modi diversi di essere e di concepire il tennis: Jannik dando tanta energia alla pallina e Lorenzo accarezzandola. Quasi quattro anni fa i due si giocavano la chance di essere per la prima volta nel tabellone principale di un Masters1000. Una sfida durata 2 ore e 40 minuti e vinta dall'altoatesino 6-7, 7-6, 6-3.

Una finestra sul futuro, visto cosa è accaduto ieri sul red carpet di Montecarlo, nell'ultimo match dei quarti di finale del 1000 del Principato. Sinner veniva dalla vittoria negli ottavi contro il n.13 del mondo, Hubert Hurkacz, dopo aver cancellato una palla match, mentre il carrarino si era reso protagonista dell'impresa epica contro il n.1 ATP, Novak Djokovic, ottavo italiano della storia a battere chi detiene lo scettro del tennis mondiale. Partita con poca storia, vinta dal ragazzo di San Candido con il punteggio di 6-2, 6-2 in 1 ora e 16 minuti. Maggior velocità di palla e più energie in corpo per Jannik, partito fortissimo per far capire al suo amico/rivale che non c'era nulla da fare. Ci ha provato Musetti a rimanere a galla (5 palle break costruite e non sfruttate), mettendo in mostra alcuni colpi di classe pura, non sufficienti però per arginare la maggior concretezza dell'altoatesino, che è andato così a prendersi la terza semifinale in un 1000 consecutiva, dopo quella di Miami. Sinner è l'unico tennista in stagione ad aver raggiunto i penultimi atti in tutti i 1000 giocati e consolida la posizione di n.3 della Race, ovvero la classifica di rendimento della stagione corrente che qualificherà i primi otto alle ATP Finals di Torino.

«È stata una partita molto buona da parte mia, sono stato attento e aggressivo. Non era semplice per Lorenzo, visto che era reduce dal duro match contro Djokovic e io so cosa significa affrontare un incontro così spossante e poi tornare in campo per un altro. Sono riuscito a colpire bene la pallina e a giocare bene i punti importanti. Il punteggio non rispecchia quanto si è visto, ma chiaramente sono contento della mia prestazione», ha raccontato Sinner a caldo. Sul suo cammino ci sarà il danese Holger Rune (n.9 del ranking), impostosi contro il russo Medvedev (n.5) con il punteggio di 6-3, 6-4. Un avversario molto insidioso, che Jannik conosce piuttosto bene, ricordando la sfortunata semifinale del torneo di Sofia dell'anno scorso quando fu costretto a ritirarsi per una distorsione alla caviglia nel terzo e decisivo set: «Siamo due tennisti giovani dallo stile di gioco simile, dal momento che amiamo mettere pressione all'avversario da fondo. Mi fa piacere di avere la possibilità di giocarci contro nuovamente, dopo quanto accaduto l'anno passato, ma sarà una sfida molto complicata».

Semifinale che comincerà oggi non prima delle 15.30 (diretta tv su Sky Sport). Un programma che inizierà sul Centrale dalle 11.30 con la prima semifinale del doppio e non prima delle 13.

30 vi sarà l'altra semifinale del singolare, ovvero la partita tra il russo Rublev e l'americano Fritz, a segno ieri rispettivamente contro il tedesco Struff e il due-volte vincitore di questo torneo (2021-2022) Tsitsipas.

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