Qualche passo indietro, ma anche due grandi passi in avanti. La Roma torna a vincere a un mese di distanza dall'ultima volta (4-1 a Bergamo), rilanciandosi dopo le sconfitte con Juventus e Milan e il pareggio con la Sampdoria. I giallorossi si confermano così sesti a pari punti con la Lazio, in attesa della partita di oggi della Fiorentina (contro il Genoa) che può agganciare le due romane.
L'1-0 rifilato al Cagliari lascia però diversi spunti di riflessione: con soli cinquemila tifosi presenti allo stadio, viene a mancare quell'entusiasmo che, dall'arrivo di Mourinho in poi, ha caratterizzato le gare interne della Roma (non a caso seconda solo all'Inter per punti conquistati in casa). La squadra sembra avere meno elettricità, meno rabbia agonistica. Contro il Cagliari ridotto ai minimi termini (ben 10 indisponibili), la squadra di Mourinho crea poco, gioca sotto ritmo, e sblocca la partita solo grazie a un episodio (mano di Dalbert su tiro di Oliveira, ravvisato solo in un secondo momento dal Var), rischiando anche di subire il pareggio nel finale (gran parata di Rui Patricio, aiutato dalla traversa).
Se è vero che per i giallorossi erano fondamentali i 3 punti, è anche vero che chi si aspettava una risposta da Mkhitaryan e Zaniolo è rimasto deluso. Di positivo c'è però il mercato: Mourinho ha infatti schierato dal primo minuto sia Maitland-Niles che Oliveira ed entrambi hanno dimostrato di essere effettivamente un valore aggiunto per la squadra. Soprattutto Oliveira che, oltre a guadagnarsi il rigore, è freddo nel realizzarlo. L'ex Porto (arrivato in prestito per 1,3 milioni, con eventuale riscatto fissato a 13,5) è il primo portoghese a segnare nella storia della Roma. L'impatto dunque è immediato, anche per la personalità messa in campo in entrambe le fasi di gioco. I compagni sembrano già fidarsi di lui, al punto che si può affermare che con il mercato la Roma sia effettivamente migliorata. Allungando la rosa e immettendo qualità e personalità. «Dovevamo vincere, peccato che ci fossero pochi spettatori per il Covid, siamo felici e pensiamo alla prossima partita - così Oliveira -. Il penalty? Era Lorenzo (Pellegrini) il primo rigorista, poi purtroppo ha avuto un problema nella rifinitura. Eravamo d'accordo che io ero la seconda opzione. Sono soprattutto contento della vittoria della squadra».
Ma Mourinho dovrà ragionare anche su quei passi indietro
effettuati dalla sua squadra. Perché in casa Roma sembra essere scomparso l'entusiasmo di inizio stagione. «Partita dominata e abbiamo rischiato il pareggio... Ho sentito pressione fino alla fine», così il tecnico portoghese.
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