Cuadrado e la Juve in crisi: "Vi dico di chi è la colpa"

Juan Cuadrado ha preso le parti di Andrea Pirlo per i brutti risultati ottenuti finora: "In campo andiamo noi giocatori. Dobbiamo crederci fino alla fine e provare a fare più punti possibile"

Cuadrado e la Juve in crisi: "Vi dico di chi è la colpa"

Juan Cuadrado è uno dei punti di forza, un leader della Juventus e a margine di un incontro telematico col Liceo Scientifico e delle Scienze Applicate Sant’Anna sul tema "La sfida del Covid nello Sport" ha toccato diversi argomenti. Il colombiano ha voluto scagionare Andrea Pirlo per la situazione di classifica in campionato e per l'eliminazione dalla Champions League: "Andrea Pirlo sta facendo un grandissimo lavoro, non è facile arrivare in un top club. Non è colpa sua, siamo noi che andiamo in campo", il messaggio dell'ex di Fiorentina e Chelsea.

"Ci sono cambiamenti e giocatori nuovi, dobbiamo avere pazienza. Noi abbiamo perso dei punti che non dovevamo e per questo ci troviamo in questa situazione. Dobbiamo crederci fino alla fine e provare a fare più punti possibile", il grido di Cuadrado che crede alla possibilità di poter ottenere risultati importanti da qui al 23 maggio, giorno in cui finirà il campionato. Il 32enne ex Lecce e Udinese ha poi continuato: "Vincere queste ultime partite e cercare di stare nei primi posti per raggiungere la Champions. La finale di Coppa Italia è importante visto che siamo usciti dalla Champions".

L'eliminazione dalla Champions League è stata un'onta troppo grande con i tifosi della Juventus che ne sono rimasti delusi. Anche in questo caso Cuadrado sa che l'unico modo per uscirne fuori è il lavoro: "È il calcio, la gente pensa sia facile ma non lo è mai. Quando non raggiungi un sogno non è perché sei scarso. Bisogna lavorare finché non ce la fai. Continueremo a farlo e sperare che tocchi a noi. Sono fiducioso che essendo una grandissima squadra potremo riuscirci".

Capitolo CR7

Cristiano Ronaldo è stato molto criticato per l'uscita di scena anzitempo dalla Champions League con Cuadrado che ha preso le parti del fuoriclasse lusitano: "È uno dei migliori al mondo, è un professionista da cui c’è solo da imparare. È un esempio per la voglia che mette in ogni partita e allenamento. Quando è arrivato non ci credevo. Avergli dato il 7? Per me non era importante, conta giocare. È più importante dare che ricevere”.

Cuadrado ha poi dedicato anche più di un pensiero al coronavirus che in quest'ultimo anno ha stravolto completamente la vita delle persone in tutto il mondo: "È un momento particolare per tante persone. Noi come calciatori stiamo spesso fuori casa, io ho potuto conoscere meglio la mia famiglia e i miei figli. Anche se è stato difficile per molti, per me è stato bello.

Quando ho scoperto di essere positivo al Covid ero molto tranquillo. Ero asintomatico e potevo fare tantissime cose. È stato difficile perché vedere i miei compagni giocare e non potevo darli una mano. In quel periodo mi sono riposato fisicamente e spiritualmente".

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