Anche il Giappone diventa terra di conquista per il dominatore delle due ruote Marc Marquez. Dopo la pole storica di sabato (Motegi era l'unico circuito in calendario dove non l'aveva ottenuta), MM93 vince con facilità, lasciando agli altri solo le briciole, con Quartararo e un caparbio Dovizioso a completare il podio. Morbidelli, dopo un secondo tempo da sogno in qualifica, si è piazzato sesto, dietro anche a Vinales e Crutchlow mentre Valentino è finito a terra.
Se in MotoGP i piloti tricolore sono (purtroppo) dei comprimari, nelle classi inferiori la storia è un po' diversa. Tra gli italiani d'Oriente il primo è Lorenzo Dalla Porta, che in Moto3 ottiene un successo fondamentale in ottica mondiale. Il pilota toscano approfitta dell'ennesimo 0 dello spagnolo Canet per portarsi a 47 punti di vantaggio in classifica generale: a 2 GP (e 50 punti in palio) dalla fine, è un gap difficile da colmare.
In Moto2 a salire in cattedra è ancora Luca Marini, che centra la doppietta dopo il successo di Buriram. L'italiano trionfa dopo un duello avvincente con lo svizzero Luthi, relegato al secondo gradino del podio. Il pilota col 10 sulla carena, il più prolifico del team del fratello maggiore Valentino Rossi, festeggia la seconda vittoria di fila per la prima volta in carriera. E proprio il Dottore ha voluto incensarlo: «Mi è piaciuto da matti. Questa è la sua vittoria più bella».
E se i risultati in pista sono deludenti per Vale (ieri caduto a 4 giri dalla fine), ci pensano i suoi piloti a tirarlo su: oltre Marini, c'è il terzo posto di Celestino Vietti in Moto3. «Che sorpasso all'ultima curva su Suzuki!» lo esalta il numero 46. In MotoGP il presente parla spagnolo. Ma il futuro, attraverso le classi minori, ha un dialetto tutto italiano.
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