Non solo il Torino. Le manovre di Cairo mettono in vendita anche il Giro d'Italia

Le modifiche nella società che organizza le corse Rcs alimentano l'ipotesi cessione

Non solo il Torino. Le manovre di Cairo mettono in vendita anche il Giro d'Italia
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Dove eravamo rimasti? Alle parole dell'amministratore delegato di Rcs Sport Paolo Bellino: «Nessun problema, lo slittamento della presentazione del Giro 2025 è solo una questione tecnica nostra, il progetto Albania prosegue senza alcun intoppo», aveva assicurato a Il Giornale. Oggi possiamo dire che siamo prossimi all'annuncio, a quanto ci risulta, della Grande Partenza albanese che avverrà il prossimo 23 dicembre a Tirana e mai presentazione assumerà le sembianze di un più che gradito dono natalizio. Per la presentazione del Giro 2025, invece, bisognerà aspettare l'anno nuovo: anche qui ci risulta il 13 gennaio prossimo sempre a Roma.

Dietro a questi grandi movimenti sportivi (è di questi giorni anche l'apertura ad una vendita del Torino calcio, ieri Cairo ha ribadito il concetto) che riguardano la più grande corsa ciclistica del mondo seconda solo al Tour de France, ci sono invece movimenti societari molto importanti che vede impegnato in prima persona come è logico che sia il presidente Urbano Cairo, coadiuvato dai suoi più stretti collaboratori. È un po' che si parla di un «progetto di scissione parziale mediante scorporo di RCS MediaGroup SpA in favore di RCS Sports & Events Srl», come da comunicato di RCS MediaGroup del 15 novembre scorso. L'intenzione, infatti, è quella di scorporare la parte degli eventi sportivi rispetto all'attività più prettamente editoriale. RCS MediaGroup controlla infatti due società che si occupano di sport: la RCS Sport e la RCS Sports & Events. La prima gestisce direttamente la corsa rosa e tutte le altre gare ciclistiche italiane: dalla Milano-Sanremo alla Strade Bianche, dalla Tirreno Adriatico alla Milano-Torino e al Lombardia, mentre la seconda si occupa degli aspetti commerciali e promozionali legati sempre a queste competizioni. Entrambe le società, come dicevamo, sono riconducibili al 100% alla RCS MediaGroup di Cairo.

Il perché di questi movimenti? L'intenzione sarebbe quello di «accentrare tutte le attività del gruppo facente capo a RCS MediaGroup relative all'organizzazione di manifestazioni sportive» all'interno di RCS Sports & Events. La ragione potrebbe essere quella di ottimizzare e armonizzare il lavoro di queste due realtà, ma c'è chi assicura che dietro a questa delicata operazione di riorganizzazione ci potrebbe essere anche la volontà di cedere il comparto sportivo del gruppo.

È da tempo che si vocifera di un interesse sempre più insistente per le corse Rcs da parte del fondo saudita Pif, che dopo il golf e il tennis avrebbe messo gli occhi sul ciclismo e starebbe lavorando da un paio di anni

con i maggiori team di World Tour (la Champions League del ciclismo), per creare un nuovo format mondiale, del quale l'Uci (l'organizzazione mondiale del ciclismo, ndr) e il Tour de France, al momento, fanno finta di nulla.

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