Dall’analisi della grafia di Stefano Pioli da giovanissimo emergono elementi di timidezza basata più su note di riserbo e caratteriali d’introversione, che però non hanno penalizzato la volontà e la determinazione nel voler entrare nel mondo sociale puntando su intelligenza e caparbietà (vedi legamento originale “St” del nome). La firma attuale appare invece assai più dinamica ed evoluta mettendo in evidenza una personalità capace di gestire le persone con garbo e linearità. Non è un allenatore che parla con enfasi o in modo eclatante, bensì cerca di dare alla squadra spunti personali che possano permettere loro di creare uno spirito di gruppo. Se, infatti, è importante la figura dell’allenatore, è altrettanto fondamentale che la squadra del Milan sia vincente di per sé per poter risorgere e tornare a trionfare.
Pioli è persona priva di personalismi, tuttavia non ama stare nelle retrovie, nonostante il sottofondo di timidezza, caratteristica che gli è rimasta addosso. Egli desidera essere considerato un “vincente” e, a suo modo lo è stato, pur percorrendo praterie diverse. Spero per i milanisti che egli si fermi il tempo necessario per firmare tanti successi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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