Con l'assegnazione dei Giochi invernali del 2016 a Milano e Cortina, viene da chiedersi: cosa penserà ora il sindaco di Torino Chiara Appendino? Si mangerà le mani? Oppure farà finta di nulla? Ricordiamo che inizialmente Torino avrebbe dovuto fa parte, insieme a Milano e Cortina, del tridente per cercare di conquistare le Olimpiadi invernali. Poi però la marcia indietro, per assecondare la spinta del Movimento 5 Stelle di frenare tutto e dire sempre no a qualunque innovazione-sfida (vedi Alta velocità, Olimpiadi a Roma e non solo).
Ma per quale motivo Torino fece marcia indietro? Ecco cosa disse la Appendino nel settembre 2018: "Torino non si è tirata indietro, ha chiesto di avere chiarezza su certi elementi. La bozza di protocollo inviata dal sottosegretario Giorgetti non offriva queste risposte. Se si decide di fare un percorso deve essere chiaro. L'errore di fondo è stato provare a costruire una candidatura a tre città. Sono candidature complesse, si poteva scegliere Torino o un'altra città. Riteniamo il nostro modello fosse il migliore, molto più semplice nella gestione e costruzione dell'evento. È fondamentale - avere la massima chiarezza su chi finanzia l'evento e come. Se si vuole portare avanti l'ipotesi di Olimpiadi senza fondi statali ma sostenute da Regioni e privati si chiarisca prima chi mette quanto, altrimenti è da irresponsabili andare avanti, non si prendono impegni a scatola chiusa. Torino non c'è perché la proposta manca completamente di chiarezza".
Mentre il sindaco torinese e il M5S chiedevano chiarezza e, di fatto, cincischiavano, la corsa contro il tempo procedeva a ritmo incalzante, con gli avversari che si apprestavano a leccarsi i baffi davanti alle nostre inadeguatezze.
Solo la lungimiranza di Milano e Cortina e delle Regioni Lombardia e Veneto hanno evitato il peggio, che sarebbe stato non tanto non vedersi aggiudicati i Giochi ma neanche presentare la propria candidatura. I Giochi del 2026 si terranno in Italia. Un grande risultato, una bella opportunità per il nostro Paese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.